Piano di evacuazione israeliano, Borrell: «È impossibile»

 

 

Roma, 14 Ottobre 2023 – «Il piano di evacuazione in un solo giorno della popolazione civile (oltre un milione di persone) dalla Striscia di Gaza predisposto da Israele, è assolutamente impossibile da attuarsi». Queste le parole dell’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell da Shangai, in Cina per il forum di dialogo Ue-Cina.

«Rappresentando la posizione ufficiale dell’Unione europea» prosegue, «anche solo pensare di poter spostare un milione di persone in 24 ore, in una situazione complessa come quella di Gaza, costituisce una crisi umanitaria». «Uno scenario da evitare» conclude.

Guterres: «Evitare una catastrofe umanitaria»

Dall’Onu, anche il segretario generale Antonio Guterres lancia un appello affinché Israele annulli l’ordine di evacuazione dalla Striscia «per evitare che questa tragedia si trasformi in un disastro» riferisce il portavoce Stephane Dujarric, il quale sottolinea che tale ordine è reso impraticabile anche dalle vie di fuga bloccate da Israele dall’Egitto. Guterres inoltre è impegnato con il presidente Usa Biden in merito all’invio degli aiuti umanitari e trovare accesso per i rifugiati. La conferma arriva da una nota diffusa dalla Casa Bianca.

Usa invia caccia F-15

Intanto, come confermato dall’Aeronautica militale americana, alcuni aerei F15 Strike Eagle sono arrivati questa mattina presto in Medio Oriente, nell’ambito dell’impegno Usa “per garantire la sicurezza e la protezione nella zona dopo gli attacchi di Hamas contro Israele”. Il presidente Biden sottolinea l’importanza di non perdere di vista il fatto che «la maggioranza dei palestinesi non ha niente a che vedere con i terroristi di Hamas».

Timori per le Ong

Anche le Ong si dicono preoccupate per la richiesta di evacuazione da Gaza in 24 ore e lanciano congiuntamente un appello a Israele affinché il Governo di Netanhyau lo revochi. Le numerose agenzie umanitarie dislocate nel Paese riferiscono che al momento la situazione umanitaria è estremamente complessa: molte città a Gaza sono senza luce, acqua e cibo. Mancano le strutture necessarie per poter ospitare in sicurezza i civili sui quali pesa la minaccia dei bombardamenti.

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