Petrolio: Putin firma decreto anti esportazione

 

 

Roma, 28 Dicembre 2022 – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto con cui vieta l’esportazione di petrolio verso quei Paesi che adottano il price cap.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, il documentovieta le consegne qualora i contratti specificano direttamente o indirettamente un tetto al prezzo. Il divieto entra in vigore a partire da febbraio 2023 fino al mese di luglio, ma Putin può annullarlo in casi speciali: come stabilito da una particolare clausola.

Il rovescio della medaglia

Per il ministro delle Finanze della Federazione Russa Anton Siluanov, questo blocco all’esportazione del petrolio può portare a un deficit di bilancio più alto del previsto, anche se gli esperti concordano nel dire che il price cap non avrà un impatto molto significativo sul Paese.

L’economia russa si avvia a chiudere l’anno con un calo del Pil stimato intorno al 3%. Con l’imposizione delle severe sanzioni e le pressioni sul rublo dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022 lo scenario prospettato era di gran lunga peggiore rispetto a ciò che invece sta accadendo. Il tutto grazie all’inflazione e all’aumento dei prezzi globali dell’energia, innescati dalla guerra stessa.

Al momento non si sa quale sarà la ricaduta effettiva dell’embargo, ma il rublo sta già vacillando. Dopo mesi di cambio stabile, a inizio dicembre ha iniziato a perdere terreno sul dollaro, euro e yuan, seguendo a ruota il calo del prezzo del petrolio Urals, sceso sotto la quota di 60 dollari al barile.

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