Kreminna, l’esercito russo lascia la città

 

 

Roma, 28 Dicembre 2022 – Il comando russo ha lasciato la città Kreminna, nella Regione di Lugansk, dove sono in corso intensi combattimenti. Anche i civili russi che si trovavano nella Città sono fuggiti: lo rende noto il governatore regionale in esilio Sergii Gaidai affermando che la liberazione di Kreminna aprirà la strada alle forze armate ucraine a Starobilsk, o in direzione di Rubizhny e Severodonetsk. Secondo Gaidai, la leadership militare dell’esercito di occupazione si è trasferita in altri insediamenti occupati e i civili russi stanno tornando nel territorio della Federazione.

Kherson

Nelle ultime 24 ore la città di Kherson, nell’Ucraina meridionale, che poco tempo fa era stata riconquistata dagli ucraini, ha subito durissimi e ripetuti attacchi dall’esercito russo. “Circa 33 razzi si sono abbattuti su obiettivi civili” ne danno conferma su Telegram le autorità militari di Kiev.

Onu, dati su vittime civili non corretti

Volker Türk, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, sostiene fermamente che il numero delle vittime civili dall’inizio del conflitto in Ucraina, supera considerevolmente le 6.884 note. Questo perché molti rapporti sono in attesa di conferme.

Intanto il conflitto continua senza sosta e Kiev teme che nella notte di Capodanno l’esercito russo possa condurre nuovi attacchi, come dichiarato dal ministro dell’Energia Herman Halushchenko, che in diretta tv ha sostenuto l’ipotesi di attacchi concentrati a distruggere il sistema energetico.

Giorgia Meloni: «Andrò presto a Kiev»

Una “cordiale conversazione telefonica” descrive così sulla sua pagina Twitter il colloquio telefonico che il premier Giorgia Meloni ha avuto nella giornata di ieri con il suo corrispettivo ucraino Volodymyr Zelensky. Occasione in cui la Meloni ha rinnovato l’impegno e il sostegno dell’Italia verso Kiev, promettendo una visita al Paese attaccato.

Zelensky, anche lui con un tweet, ha ringraziato il Governo italiano per lo stanziamento di 10 milioni di euro di aiuti e per ogni sforzo che possa condurre a “una pace giusta per l’Ucraina”.

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