Mosca, Wang Yi in visita per la pace

 

 

Roma, 20 Febbraio 2023 – Il capo della diplomazia cinese del Partito Comunista e ministro degli Esteri Wang Yi è giunto a Mosca, ultima tappa del suo tour in Europa, per avere dei colloqui in merito a un possibile piano di pace per la guerra in Ucraina e “scambio approfondito di opinioni con la parte russa sullo sviluppo delle relazioni tra la Cina e la Federazione russa, nonché su una serie di questioni internazionali e regionali acute di reciproco interesse” come riportato dal quotidiano russo Kommersant, aggiungendo che i colloqui sono “disegnati per accelerare la risoluzione della crisi, che comporta costi crescenti per Pechino nei rapporti con l’Occidente”.

Come riportato anche dall’agenzia Ria Novosti, Wang Yi potrebbe avere dei colloqui direttamente con il presidente Vladimir Putin, secondo quanto affermato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Pechino smentisce le accuse di Washington

I rapporti tra Pechino e l’Occidente sono infatti in crisi soprattutto dopo alcune accuse secondo cui la Cina fornisce munizioni  e armi a Mosca. Nei giorni scorsi Antony Blinken, segretario di Stato Usa, in colloquio telefonico con il capo della diplomazia cinese aveva ribadito che l’eventuale sostegno della Cina alla Russia non può essere tollerato.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nel corso di un briefing ha smentito le pesanti accuse di Washington, affermando che la Cina «non accetta che gli Usa puntino il dito sulle relazioni tra Pechino e Mosca, né tanto meno che esercitino coercizione e pressione», accusando gli americani di diffondere false informazioni.

Borrell: «Restare vigili»

Anche l’alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell ha dichiarato alla stampa di aver avuto un incontro telefonico con il segretario Blinken e con il ministro degli Esteri cinesi Wang Yi, al quale ha espresso le preoccupazioni in merito al fornire armi alla Russia. «Ho chiesto che la Cina non assista la Russia e ho detto che sarebbe una linea rossa delle nostre relazioni» afferma Borrell, il quale ha concluso sottolineando la necessità di «restare vigili» anche se la Cina ha rassicurato che non lo farà.

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