Mosca pronta a negoziare fine conflitto in Ucraina

 

 

Roma, 28 Settembre 2023 – Dopo mesi dall’inizio del conflitto finalmente Mosca si dice pronta a negoziare con l’Ucraina e a porre fine all’operazione militare speciale. Il ministro degli Esteri moscovita Sergej Lavrov, in una lunga intervista rilasciata all’agenzia di stampa russa Tass ha dichiarato che «il Cremlino è pronto al negoziato purché non si mettano in discussione gli interessi di Mosca».

Impedire il regime nazista

Secondo il ministro infatti i negoziati devono tenere conto delle realtà che orami si sono create in questi mesi. Per la Russia è importante che si tenga conto dei propri interessi e si impedisca il sorgere di un regime nazista ostile a Mosca il cui obiettivo dichiarato sia quello di distruggerla.

Droni su Odessa

Intanto il portavoce del comando meridionale dell’esercito ucraino Natalya Gumenyuk ha confermato che nella notte l’esercito russo ha attaccato le Regioni di Mykolaiv e Odessa, nel Sud dell’Ucraina. «La difesa aerea ha neutralizzato 30 droni, il nemico non smette di attaccare e di esercitare pressioni cercando nuove tattiche, utilizzando soprattutto attacchi massicci».

Su Facebook invece la Procura regionale ucraina ha reso noto che l’esercito russo ha colpito il Nord del Paese causando la morte di una persona e il ferimento di altre quattro. “Le unità armate dello Stato aggressore hanno condotto bombardamenti contro gli insediamenti nel Nord della Regione. In particolare, i bombardamenti hanno avuto luogo a Kostiantynivka, Toretsk e Kalynivka. Secondo i dati preliminari, gli occupanti hanno utilizzato bombe guidate ad alto esplosivo e carri armati contro la popolazione civile”. I feriti, che hanno riportato lesioni di varia gravità, sono tre “donne di 61, 76 e 81 anni e un uomo di 36”.

Ue protezione profughi fino al 2025

Per andare in soccorso delle migliaia di profughi del conflitto in Ucraina, la Commissione europea propone l’estensione della direttiva in merito alla protezione temporanea degli sfollati, fino al marzo del 2025. «Mi aspetto» afferma Ylva Julia Margareta Johansson, commissaria europea per gli Affari interni, giunta al Consiglio Ue Affari interni atteso per oggi, «che i ministri concordino con tale proposta per fare chiarezza sia per gli Stati membri che per l’Ucraina».

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