Mestre, procura apre inchiesta si bus precipitato da cavalcavia

 

 

Mestre, 4 Ottobre 2023 – La procura della Repubblica di Venezia ha aperto oggi una inchiesta per scoprire cosa ha provocato il terribile incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri quando un bus è precipitato da un cavalcavia finendo sui binari del treno prendendo fuoco. 21 le vittime e 15 feriti soprattutto giovani e giovanissimi di diverse nazionalità che si apprestavano a rientrare a un camping di Marghera. Ancora ignote le cause dell’incidente, tra le ipotesi si pensa a un malore dell’autista. Attivata la Protezione civile per il trasporto delle salme.

Cerchi: «Incidente gravissimo»

Bruno Cerchi, procuratore capo recatosi sul luogo dell’incidente ha commentato l’accaduto come «un gravissimo incidente dove i morti sono tanti. Non siamo al momento in grado di ricostruire la dinamica dell’incidente, ma tutte forze dell’ordine si sono attivate per ricostruire la situazione». Oggi inizieranno le attività medico-legali di routine anche per dare un nome a chi era sprovvisto di documenti al momento dell’impatto. Acquisito l’elenco delle presenze del campeggio. Intanto questa mattina la strada è stata riaperta al traffico.

Zaia: «Una tragedia, necessario capire le cause»

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha commentato al Corriere della Sera la vicenda affermando che si tratta di “una strage, ma al momento è importante dare conforto a chi ha perso i propri cari e salvare quante più vite possibili”. Ieri sera la chiamata del responsabile del 118 del Veneto, “presidente c’è stata una strage. Le notizie che hanno iniziato a circolare dimostrano che si tratta di un dramma che ha pochi eguali in Europa”. Il pullman che sembrava essere nuovoviaggiava con a bordo dei turisti che soggiornavano in un campeggio. Oggi in segno di lutto le bandiere delle sedi regionali saranno mezz’asta. Parole di cordoglio sono giunte anche da Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, il quale ha anche rivolto parole di gratitudine per i soccorritori.

Estrazione complessa

A far comprendere la gravità della situazione il comandante dei vigili del fuoco, Mauro Longo parla di 39 persone tra cui qualche minorenne. «L’operazione di estrazione è stata complessa, anche perché il bus era elettrico, per questo ha preso fuoco con l’impatto, questo ha rallentato le operazioni per rimuovere completamente il mezzo».

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