Campi Flegrei, terremoto di magnitudo 4.2

 

 

Napoli, 27 Settembre 2023 – Continua lo sciame sismico che dalla tarda sera di ieri sta colpendo l’area dei Campi Flegrei nel capoluogo partenopeo. Tra le più alte registrate nelle ultime settimane la scossa di magnitudo 4.2 si è avvertita in molti quartieri intorno alle 3:35, non risultano esserci feriti al momento.

Scosse minori

Come confermato dall’Ingv, con epicentro a circa 3 km di profondità e sempre nei Campi Flegrei, diverse sono le scosse di terremoto, la più forte preceduta da un boato, hanno allarmato la popolazione rimasta illesa. Nella mattinata due smottamenti si sono verificati intorno all’area della Solfatara, con magnitudo 2.1 e uno di magnitudo 2.4.

Manzoni: «Predisposti i controlli»

Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli cerca di tranquillizzare la popolazione scrivendo su Facebook di aver “predisposto i controlli agli edifici scolastici per verificare la presenza di eventuali danni. Per questo stiamo preparando un’ordinanza per la sospensione dell’attività didattica, ci servirà qualche ora per le verifiche”.

Dichiara inoltre di essere in contatto costante con l’Osservatorio vesuviano per essere aggiornato tempestivamente sullo sciamo sismico attualmente ancora in corso. «Fortunatamente non ci sono danni a persone o cose, ma anche la Protezione civile è in contatto con le sedi operative locali. C’è preoccupazione, la scossa è stata forte» conclude il primo cittadino.

Ferrovie verso il ripristino della circolazione

Controlli anche da parte di Ferrovie dello Stato che in seguito al terremoto ha interrotto la circolazione alla ricerca di eventuali danni alla rete. Riattivato il binario verso Roma, a seguire tutta la rete riprenderà il regolare servizio. Stessa situazione per le linee della metropolitana di Napoli in particolar modo la tratta Campi Flegrei – Pozzuoli.

Il pericolo di eruzione

Da giorni dall’Ingv, il vulcanologo Giuseppe Mastrolenzo, solleva timori in merito a una possibile eruzione provocata dallo sciame sismico che, per l’esperto «sarebbe più potente di quella avvenuta a Pompei nel 79 d.C.» sottolineando l’impossibilità di prevedere con certezza una eruzione vulcanica con addirittura 72 ore di anticipo.

«Stiamo osservando un fenomeno bradisismico indotto indirettamente da una dinamica vulcanica e nessuno dei dati indica che si tratti del precursore di un’eruzione prossima ad accadere» rassicura Francesca Bianco direttrice della sezione di Napoli dell’Istituto.

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