Mes, Gentiloni: «Gli accordi si rispettano»

 

Bruxelles, 23 Dicembre 2023 – La ratifica del Mes da parte dell’Italia continua ad essere oggetto di stupore. Da Bruxelles sono emersi sorpresa, disappunto e rammarico per il “no” espresso dalla Camera. Un commento è arrivato anche da Paolo Gentiloni, ex premier e ora commissario Ue per gli Affari economici e monetari. «Condivido il rammarico delle istituzioni dell’area euro. Certo il Parlamento è sovrano, ma è consuetudine che gli accordi sui trattati internazionali contratti dai Governi vengano rispettati», ha affermato in un’intervista.

«Tutti gli altri Paesi lo hanno fatto», ha aggiunto Gentiloni riguardo alla ratifica. «I legami tra Mes e Patto di Stabilità ci possono essere nel dibattito italiano e nelle dinamiche politiche o parlamentari. Ma a Bruxelles non li ho visti». In merito al Patto di Stabilità e al fatto che possa essere stato per l’Italia un accordo negativo, il commissario Ue ha precisato che «il compromesso trovato non è il mio ideale, ma resta un passo avanti. È certamente diverso dalla proposta originaria della Commissione. Ma penso che l’Italia abbia fatto bene a sostenerlo: tornare alle vecchie regole sarebbe stata una sconfitta per l’Unione europea e per l’Italia».

«La Germania nella trattativa ha giocato in modo chiaro, in una prima fase rifiutando la proposta della Commissione in sé, ma poi accettando di negoziare, anche in modo molto esigente», ha dichiarato Gentiloni. «L’aggiungersi di vincoli, parametri, controlli, che è anche il riflesso di una mancanza di fiducia tra i Paesi e verso la Commissione, ha modificato la nostra proposta. Ma anche questo sovraccarico non cancella la parte più innovativa del nuovo Patto. Molto dipenderà dall’attuazione. Ma se qualcuno pensava che l’Ue potesse andare avanti senza regole comuni di bilancio, si illudeva. Ciascuno in Europa fa i propri interessi. Lo sforzo è sempre quello di comporli grazie a compromessi che ci portino il più avanti possibile. Sul Patto di Stabilità lo si è fatto e io spero lo si faccia anche su altri terreni».

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