Meloni a New York per la 78ª Assemblea Nazioni Unite

New York, 19 Settembre 2023 – Tutto pronto per l’inizio dei lavori della 78ª assemblea generale delle Nazioni Unite alla quale prenderà parte anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il cui discorso è atteso per domani, giunta da poco negli States accompagnata per la prima volta dalla figlia di sette anni. A dare inizio all’assemblea gli interventi di apertura del presidente americano Joe Biden e del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Nel pomeriggio Meloni si recerà a Columbus Circle dove depositerà una corona di fiori alla presenza di alcuni rappresentanti della Columbus Citizen Foundation e di altre associazioni italo-americane.

Emergenza migranti

Tanti gli argomenti che si affronteranno in questa 78ª edizione, tra questi l’annosa questione migranti sulla quale Meloni premerà, sottolineando che l’Europa deve essere più vicina all’Italia, che non può essere lasciata sola nella gestione dei flussi migratori, in particolar modo dopo i recenti sbarchi di Lampedusa che hanno messo in serie difficoltà la macchina degli aiuti. Nel corso del suo intervento poi rinnoverà il pieno sostegno del Belpaese all’Ucraina, promuovendo la via di una pace giusta ed equa. Altro argomento portato all’ordine del giorno il multilateralismo e la riforma dell’Onu.

Il premier, secondo fonti di Governo a latere del vertice dovrebbe avere alcuni incontri bilaterali con Guterres, ma anche con il presidente turco Erdogan e l’algerino Tebboune.

Tajani: «Servono iniziative concrete»

«Le risoluzioni Onu sono importanti ma servono iniziative concrete, per esempio si potrebbero allargare i campi di accoglienza Unhcr per le donne che fuggono e le famiglie che sono in difficoltà, coloro che sono fermi nel deserto e rischiano di morire» afferma in un punto stampa il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, arrivato ieri a New York per prendere parte oggi al Vertice sugli obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), fondamentale occasione di confronto tra i leader internazionali sull’Agenda 2030. In programma alcuni incontri bilaterali con i ministri degli Esteri di Croazia, Bosnia Erzegovina, Albania, Serbia, Montenegro, Macedonia, Kosovo e Slovenia.

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