Ita Airways, Giorgia Meloni ne bloccherebbe la vendita

 

 

Roma 3 Luglio 2022 – Ita Airways, la vendita della compagnia di bandiera sorta dalle ceneri di Alitalia la cui crisi ventennale costò circa 13 miliardi agli italiani, potrebbe subire una brusca battuta di arresto portando Lufthansa a ritirarsi.

Meloni, “decide a chi Governa”

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che ambisce a Palazzo Chigi, ha dichiarato che «dal 25 settembre in poi tutto può cambiare e al rilancio della nostra compagnia aerea di bandiera penserà chi governa. Ora che abbiamo affrontato sacrifici indicibili per comprimerne i costi, occorre valutare con attenzione la presenza dello Stato nella compagnia e nella partecipazione di altri partner».

In queste ore si parla molto della possibilità che il Governo acceleri per favorire la vendita di Ita, ma, essendo il Governo dimissionario dovrebbe occuparsi esclusivamente di questioni correnti, per questo la Meloni ha anche richiesto al presidente del Consiglio per l’ordinaria amministrazione, Mario Draghi, che «Smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa. È un argomento del quale si sta parlando molto sui media e che ci fa letteralmente sobbalzare visto che il Governo è dimissionario. Saremmo tutti già sereni se la smentita arrivasse dal presidente Draghi».

Il ministro dell’Economia Daniele Franco ne fa una questione di credibilità nei confronti degli investitori interessati. Per il ministro infatti spetta all’attuale Governo avviare la trattativa, con la firma di un memorandum.

Ita Airways

Dopo la crisi ventennale che ha avuto dei costi proibitivi per le tasche degli italiani, Alitalia divenne Ita Airways, nata secondo quanto hanno lasciato intendere gli stessi vertici, per essere venduta e controllata totalmente dal ministero del Tesoro. Tra gli interessati ad acquistarla ci sono due cordate: AirFrance con Delta e Fondo Certares e Lufthansa con il gruppo navale Msc. Di questi proprio Lufthansa sembra uscirne vincitrice e il Governo vorrebbe chiudere le trattative entro l’estate. Anche se la recente caduta del Governo ha posto dei paletti.

Nel 2007 si provò un tentativo di vendita, al tempo governava Prodi e stava per accordarsi con AirFrance e Klm, portando alle casse del Tesoro circa 1,7 miliardi di euro. L’accordo però venne bloccato da Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia che stava per diventare presidente del Consiglio, per salvaguardarel’italianità”.

Capitani coraggiosi

Dall’idea di salvaguardare l’italianità, nacque l’impresa rivelatasi un fallimento, con perdite giornaliera da 1,5 milioni al giorno, deicapitani coraggiosi”: La parte con i debiti passò nelle mani dello Stato che si dovette occupare anche della cassaintegrazione dei dipendenti, mentre l’altra parte passò a Benetton, Emma Marcegaglia, i Riva dell’Ilva e Tronchetti Provera guidati da Roberto Colaninno, imprenditore e presidente della Piaggio. Successivamente, nel 2015, anche il Governo Letta cercò di risollevare la situazione con un accordo con Ethiad, ma fu un fallimento.

Le preoccupazioni

Le dichiarazioni della Meloni hanno fatto pensare a un ritorno alla “salvaguardia dell’italianità” come fece Berlusconi, ma questa ipotesi di impedirne la vendita ha destato non poche preoccupazioni, soprattutto in Germania. I tedeschi infatti sono piuttosto preoccupati e sostengono che se la Meloni dovesse vincere le elezioni e diventare realmente capo di Governo, molto probabilmente Lufthansa dovrebbe prendere in considerazione l’idea di abbandonare il suo progetto di ingresso in Ita.

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