Istat: fiducia delle imprese in calo rispetto al 2022

 

 

Milano, 3o Agosto 2023 – Secondo i dati riportati dall’Istat il mese di agosto è contrassegnato da un drastico calo della fiducia da parte di imprese e consumatori rispetto al 2022. «L’indice di fiducia dei consumatori si riduce lievemente pur mantenendosi sopra il livello medio del periodo gennaio-luglio 2023. Si evidenzia un deciso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale, una diminuzione delle attese sulla disoccupazione e un miglioramento delle valutazioni sulla situazione economica personale», si legge nel comunicato dell’Istituto.

Consumatori

Secondo l’Istat, dai consumatori sembrano arrivare segnali contrastanti che “sono sintetizzati nelle variazioni dei quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti: il clima economico e il clima futuro calano, rispettivamente, da 123,4 a 121,5 e da 115,0 a 114,1; invece, il clima personale e quello corrente aumentano passando, nell’ordine, da 101,1 a 101,5 e da 101,0 a 101,4”.

Imprese

Il calo della fiducia da parte delle imprese sembra essere dovuto soprattutto all’industria anche se con intensità diverse tra manifattura e costruzioni. Nella prima si passa da 99,1 a 97,8 e da 166,5 a 160,2 nella seconda. L’istat evidenzia un calo anche nei servizi, con un indice che passa, nel commercio al dettaglio da 111,0 a 108,8. Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sul livello della produzione; le scorte rimangono sostanzialmente stabili. Nel settore edilizio invece, sia i giudizi sui piani di costruzioni, sia le aspettative sull’occupazione presso l’azienda registrano una dinamica in negativo.

Campanello di allarme per Assoutenti

In allerta anche Assoutenti che lancia l’allarme, sottolineando che il Governo non dovrebbe sottovalutare quanto sta accadendo e suggerisce di “attuare prontamente delle misure di contrasto”. Situazione aggravata oltretutto dall’inflazione che è ancora piuttosto elevata e dalla ripresa dei prezzi carburanti, come sottolineato dal presidente Furio Truzzi. “Necessario un taglio delle accise sulla benzina che avrebbe effetti non solo sui prezzi alla pompa, ma anche su quelli dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari” commenta.

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