Inflazione, per Lagarde segnali di ripresa

Bruxelles, 27 Febbraio 2024 – Taglio dell’inflazione e ripresa economica. Questi sono i punti principali affrontati dalla presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde nel corso della sessione plenaria all’Europarlamento confermando le intenzioni di mantenere l’attuale livello dei tassi fino al raggiungimento del target del 2% sull’inflazione.

 

Il discorso

Nel corso del suo intervento (ricordando i dati dello scorso Gennaio) Lagarde ha affermato che la Bce ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse ufficiali, poiché se mantenuti tali per un lungo periodo, potranno dare un sostanziale contributo per garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2%. Il processo di disinflazione continua ma è fondamentale che il Consiglio direttivo sia fiducioso». Conclude sottolineando l’importanza dei dati, che detteranno gli approcci da seguire per stabilire la durata più consona per le restrizioni, sempre «tenendo conto delle prospettive dell’inflazione, della politica monetaria e della dinamica dell’inflazione sottostante». Parlando invece del Pil, evidenzia come la crescita nell’ultumo trimestre sia stata stagnante, dopo l’espansione del 3,4% del 2022.

Forti i salari

La numero uno della Bce ha poi spiegato che la crescita salariale, che al momento rimane forte, sarà il motore trainante della dinamica dell’inflazione per i prossimi trimestri riflettendo la domanda dei dipendenti di compensazioni per l’inflazione e la tensione sui mercati del lavoro. «Il contributo dei profitti sta diminuendo quindi gli aumenti del costo del lavoro vengono ammortizzati dai profitti e non completamente trasferiti ai consumatori. Questo» – spiega – «perché l’orientamento restrittivo adottato sulla politica monetaria e il calo dell’inflazione fungono da salvaguardia contro un spirale salari-prezzi sostenuta».

L’attacco della Lega

L’intervento di Christine Lagarde ha suscitato la risposta immediata del deputato della Lega Angelo Ciocca, che, intervenuto sventolando una corda annodata a cappio ha affermato che le politiche monetarie “criminali” adottate dall’Europa sono come il cappio che mostra ai presenti. «Questo cappio» – aggiunge – «strangola le famiglie, l’economia e le imprese. Per questo bisogna fermare l’aumento dei tassi di interesse».

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