Lagarde: «Intervenire contro l’inflazione»

 

 

Bruxelles, 20 Gennaio 2023 – «La Bce farà il necessario e spero che la politica fiscale non ci spinga a dover fare ancora di più». Queste le parole di Christine Lagarde presidente della Banca centrale europea in occasione della quinta e ultima giornata del Wolrd Economic forum tenutosi a Davos, in Svizzera.

A chi le chiede una prospettiva sull’inflazione del 2023, secondo la Lagarde «Non sarà brillante ma sarà comunque molto meglio di quanto si temesse». Auspicando un celere ritorno a una percentuale del 2%, dato che al momento in zona euro questa si attesta al 9,2%, percentuale eccessivamente elevata secondo la Bce.

La ripresa della Cina potrebbe pesare su inflazione

La presidente della Bce nel corso del panel cerca di mettere in guardia l’Europa in merito alla Cina che si sta muovendo verso l’acquisto massiccio di gas naturale liquefatto. Questo in un mercato con poca capacità produttiva potrebbe provocare delle ripercussioni a catena portando l’inflazione a dei dati allarmanti. Spetterà quindi ai Governi dei vari Paesi adottare delle politiche di bilancio che non spingano la politica monetaria a prendere misure preventive per contenere la corsa ai prezzi.

Kristalina Georgieva, presidente del Fondo monetario internazionale, invita alla cautela poiché anche se l’economia globale è in miglioramento, non ci sono dati certi sul flusso inflazionistico e pertanto, rivolgendosi alla presidente della Bce afferma «se la politica di bilancio rema contro la politica monetaria, dovrai alzare i tassi ancora di più».

L’attacco di Greta Thunberg

A pochi giorni dall’arresto da parte della polizia tedesca per aver partecipato alle proteste contro l’espansione delle attività di estrazione di carbone a Lutzerath, la giovane attivista Greta Thunberg, attacca duramente il Forum economico mondiale affermando che sono proprio i partecipanti i responsabili della distruzione del Pianeta. L’attivista svedese insieme ad altre tre manifestanti lanciano una petizione contro i manager delle Big Oil.

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