India, Covid: per il Congresso c’è mancanza di gestione

 

 

Nuova Delhi, 4 Maggio 2021 – Il ministero della Salute indiano aggiorna a 20,3 milioni il totale delle infezioni da inizio pandemia. Questo perché l’India ha superato i 20 milioni di contagi da Covid-19, dopo aver registrato altri 357.229 casi nelle ultime 24 ore. I nuovi decessi sono stati 3.449 per un totale di 222.408. Diventa, così, la seconda nazione al Mondo, dopo gli Stati Uniti, a oltrepassare la drammatica soglia dei 20 milioni di contagi. In soli quattro mesi nel Paese asiatico si sono registrati 10 milioni di nuovi casi.

Richiesta lockdown totale

Rahul Gandhi, dirigente del Congresso nazionale indiano, principale partito di opposizione, ha criticato il Governo per la gestione dell’emergenza coronavirus. L’accusa è quella di “inazione“, e ha proposto che venga imposto un lockdown completo per fermare la diffusione del contagio. Inoltre, per proteggere le sezioni vulnerabili della società ha richiesto un sussidio.

“Un lockdown ora è l’unica opzione a causa della completa mancanza di strategia del Governo. Hanno consentito al virus di raggiungere questo stadio in cui non c’è altro modo per fermarlo, anzi l’hanno attivamente aiutato. È stato commesso un crimine contro l’India”, ha affermato il politico su Twitter.

A favore di un lockdown nazionale di 15 giorni si è espressa anche l’Associazione dei medici indiana, per voce del suo presidente, Sahajanand Prasad Singh.

Attività economiche oltre le vittime

Il primo ministro, Narendra Modi, nel suo discorso alla Nazione del 20 aprile, ha insistito sulla necessità di “salvare le attività economicheoltre alle vite umane. Anche dalla comunità d’impresa, ad esempio dalla Federazione delle camere del commercio e dell’industria indiane, sono giunti appelli in questo senso. Secondo le stime di Bofa Securities l’India in un mese di lockdown nazionale potrebbe costare unodue punti di prodotto interno lordo e fino a tre punti di valore aggiunto lordo nell’anno fiscale 2021-22, iniziato ad aprile. Nelle ultime linee guida, in vigore dal primo al 31 maggio, l’esecutivo ha confermato l’approccio del contenimento a livello locale.

Non sono previste, invece, restrizioni ai movimenti infrastatali o interstatali. Il ministero della Sanità ha stabilito che nel caso di un tasso di positività uguale o superiore al 10% nell’ultima settimana o di un tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva superiore al 60% scatti “un’azione intensiva e misure di contenimento localeper un periodo di 14 giorni.

Il ministero dell’Interno ha ordinato agli Stati e ai Territori dell’Unione di attenersi a tali indicazioni. Nelle aree sottoposte a provvedimenti restrittivi dovranno essere nominati funzionari che monitorino la situazione giorno per giorno. Il contenimento locale prevede il ricorso a strumenti come il coprifuoco notturno, il divieto di raduni, la chiusura delle attività commerciali non essenziali. Ma anche la limitazione della capienza dei mezzi di trasporto pubblico e la riduzione del personale presente negli uffici pubblici e privati. Oltre che sul contenimento la strategia punta sul tracciamento, sulla gestione clinica, sulla vaccinazione e sul coinvolgimento della comunità.

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