Calcio, Infantino: «La Fifa è aperta a nuovi progetti»

 

 

Roma, 5 Maggio 2021 – Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, in un intervista al quotidiano francese L’Equipe parla ancora una volta di Superlega delle grandi società europee. Progetto che è naufragato molto velocemente.

Invito alla cautela

Adesso le istituzioni del calcio, su tutti la Uefa del presidente Čeferin, si interrogano sulla durezza delle sanzioni da applicare ai grandi club. Quelli, che avevano aderito alla Lega immaginata in particolare da Florentino Perez e Andrea Agnelli. Infantino è cauto, invita tutti a riflettere sulle eventuali conseguenze che potrebbero determinare duri provvedimenti. Inoltre, ribadisce il suo no ai separatisti. Non esclude la possibilità di poter parlare di nuovi progetti, in futuro, «con rispetto delle istituzioni e tenendo conto dei valori che fanno del calcio lo sport più seguito del Mondo».

Il numero 1 della Federcalcio internazionale teme che per punire i presidenti, si faccia del male agli attori protagonisti e agli appassionati. «Certe sanzioni potrebbero avere conseguenze importanti e poi bisognerebbe prendersene la responsabilità. C’è da capire di che provvedimenti si parli, sento dire che bisogna punire i club, ma questo potrebbe voler dire castigare anche i calciatori, gli allenatori e i tifosi delle società coinvolte. I quali non hanno nulla a che spartire con il progetto della Superlega. È compito delle istituzionali nazionali, poi dell’Uefa e quindi della Fifa, prendere le decisioni opportune. Io, anche nelle situazioni più delicate, sono per il dialogo e non per i conflitti».

Calcio non guerra

«Dobbiamo evitare di parlare di guerra quando si parla di calcio» – sottolinea il presidente della Fifa – «soprattutto in un momento come questo in cui tutto il Mondo fa i conti con una pandemia senza precedenti».

Infantino continua a essere negativo nei confronti della Superlega. «Un progetto basato sulla rottura dei rapporti con le istituzioni calcistiche internazionali. Possiamo discutere di nuove idee. Per questo la porta della Fifa sarà sempre aperta, ma a patto che ci sia rispetto per le istituzioni e per i valori del calcio. Non si doveva arrivare al punto che abbiamo toccato qualche giorno fa, abbiamo sfiorato una scissione con conseguenze imprevedibili e negativi per il nostro sport».

Messaggio per il presidente della Uefa

«Io non devo salvare i grandi club o i grandi campionati, devo pensare al bene di tutto il sistema calcio. La creazione di una Lega chiusa, “separatista” e al di fuori delle istituzioni del calcio internazionale è inaccettabile». Infantino, però, manda anche un messaggio al presidente della Uefa, Aleksander Čeferin, pronto a usare il pugno di ferro contro le società ribelli. «Un leader ha anche il dovere di chiedersi perché si è arrivati a tutto questo e, partendo da questa domanda, costruire un futuro diverso parlando e ascoltando tutti, soprattutto i tifosi che sono il cuore del calcio».

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