Immunizzati Ue, obiettivo 70% entro fine estate con 8 diversi vaccini

 

 

Bruxelles, 1 Febbraio 2021 – Una percentuale del 70% di cittadini europei immunizzati entro la fine dell’estate. Questo è ciò che si prefigge l’Unione europea utilizzando ben 8 vaccini di società differenti.

Audizione a Bruxelles della negoziatrice per i vaccini dell’Ue

Lo ha dichiarato la direttrice generale per la Salute alla Commissione europea, incaricata dei negoziati sui vaccini contro il Covid-19, Sandra Gallina. La funzionaria italiana, in videoaudizione alla commissione per i Bilanci del Parlamento europeo a Bruxelles, ha affermato come nel secondo trimestre arriveranno abbastanza dosi di vaccini anti-Covid nell’Unione europea «da arrivare al 70% degli immunizzati entro la fine dell’estate».

«Non abbiamo nulla da invidiare agli Usa o a Israele»

In materia di lotta contro il Covid-19, «quando si fanno paragoni con Israele, vorrei far notare che oggi siamo già oltre i 12 milioni di vaccinazioni. Se guardate alla lista dei Paesi che le fanno, tutti gli Stati membri sono nella Top League. Non abbiamo nulla da invidiare agli Usa o a Israele».

Le polemiche con le società farmaceutiche

In merito alle recenti problematiche con AstraZeneca la negoziatrice Ue per i vaccini fa notare che «anche se nel contratto di acquisto anticipato siglato dalla Commissione europea con AstraZeneca si parla di “best effort” (cioè di fare ogni possibile sforzo per assicurare i vaccini promessi al committente), gli Stati membri firmano con la casa farmaceutica un modulo d’ordine che è un contratto a tutti gli effetti, che prevede scadenzevincolanti” e per il quale non c’è “best effort” che tenga».

Per Sandra Gallina gli obblighi sono molto chiari: «alla fine, i contratti sono con gli Stati membri». E relativamente alla capacità produttiva di BioNTech (che ha realizzato il primo vaccino approvato insieme all’americana Pfizer) aumenterà dato che l’azienda «avvierà presto altri due impianti di produzione in Germania e uno in più in Austria».

Programmata la spesa di tutta la capacità di vaccini possibili

L’Unione europea ha «acquistato tutte le dosi che erano disponibili (…) ciò che compriamo è una dose consegnata entro un momento programmato (…) qui sta l’intera questione, bisogna che le aziende consegnino entro i tempi per cui si sono impegnate». L’Ue, nonostante i ritardi e i problemi, pensa che gli Stati membri potranno raggiungere l’obiettivo della Commissione del 70% dei cittadini adulti immunizzati entro la fine dell’estate. La funzionaria italiana ha infine aggiunto che l’Ue si aspetta di ricevere 400 milioni di dosi di vaccino entro la fine di giugno.

Per vaccini e terapie Covid «abbiamo già pagato 2.372 miliardi. Di 750 milioni aggiuntivi per il 2020-2021, ne abbiamo spesi 333. Restano 416 milioni che finanzieranno altri 2 vaccini: il settimo e l’ottavo saranno Novavax e Valneva». Dunque i vaccini del portafoglio Ue saranno: AstraZeneca, Sanofi, Johnson e Johnson, Biontech, Curevac, Moderna e prossimamente Novavax e Valneva. La Gallina ha infine aggiunto che fondi aggiuntivi servono per lo studio delle varianti del virus.

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