Grillo attacca Conte, non ha né visione politica né capacità manageriali

 

 

Roma, 29 Giugno 2021 – “Vanno affrontate le cause per risolvere l’effetto, ossia, i problemi politici, idee, progetti, visione, e i problemi organizzativi, merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente. E Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione. Io questo l’ho capito, e spero che possiate capirlo anche voi”. Queste le parole scritte dal cofondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. “Non possiamo lasciare che un Movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco”.

Ritorno alla Piattaforma Rousseau

“Il voto su qualsiasi altra piattaforma esporrebbe il Movimento a ricorsi in Tribunale per la
sua invalidazione. Essendo previsto nell’attuale statuto che gli strumenti informatici attraverso i quali l’associazione si propone di organizzare le modalità telematiche di consultazione dei propri iscritti sono quelli di cui alla Piattaforma Rousseau (art. 1). E che la verifica dell’abilitazione al voto dei votanti e il conteggio dei voti sono effettuati in via automatica dal sistema informatico della medesima Piattaforma
Rousseau (artt. 4 e 6). Ho, pertanto, chiesto a Davide Casaleggio di consentire lo svolgimento di detta votazione sulla Piattaforma e lui ha accettato. Chiederò, poi, al neo eletto Comitato direttivo di elaborare un piano di azione da qui al 2023. Qualcosa di concreto, indicando obiettivi, risorse, tempi, modalità di partecipazione vera e, soprattutto, concordando una visione a lungo termine, al 2050″.

L’irruenza di Grillo si fa sentire: “Mi sento così: come se fossi circondato da tossicodipendenti che mi chiedono di poter avere la pasticca che farà credere a tutti che i problemi sono spariti e che dia l’illusione, almeno per qualche mese, forse non di più, che si è più potenti di quello che in realtà si è davvero, pensando che Conte sia la persona giusta per questo. Ma Conte può creare l’illusione collettiva, e momentanea, di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema”.

Scissione definitiva?

Con il benservito di Beppe Grillo a Giuseppe Conte, nel Movimento 5 Stelle si riaccendono le voci su possibili scissioni. In questi mesi, infatti, l’ex premier ha avuto modo di sedimentare il rapporto con un pezzo di truppe, che sarebbe disposto a seguirlo anche in un’avventura politica lontana dai Cinquestelle. Sebbene nella conferenza stampa (video alla fine dell’articolo) il diretto interessato abbia smentito di avere un piano B: «Chi mi conosce sa che non ho doppie agende».

Nei gruppi il link del post di Grillo non passa inosservato. Secondo indiscrezioni, qualcuno, che sperava nella leadership di Conte per il rilancio, è arrivato a descrivere in maniera catastrofica la rottura con il garante. “Questa è la morte del Movimento, Grillo ci sta distruggendo”. Se prima c’era incertezza su come sarebbe finito il braccio di ferro, ora c’è smarrimento per ciò che accadrà. Soprattutto per il ritorno in auge dell’associazione Rousseau. I prossimi giorni saranno fondamentali per capire se la scissione ci sarà e in che maniera inciderà sull’azione politica di quello che, almeno numericamente, resta il partito di maggioranza relativa in Parlamento.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *