Gaza, colpiti civili in attesa di aiuti umanitari

Tel Aviv, 31 Marzo 2024 – A Gaza un bombardamento israeliano su un gruppo di persone in attesa dei camion di aiuti umanitari ha provocato la morte di 17 persone e il ferimento di altre 30. Altre tre persone sono rimaste uccise e diverse rimaste ferite in un raid sul campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza.

 

Piano Usa per Rafah

Il capo di Stato maggiore congiunto delle forze americane, Charles Q. Brown, ha presentato una proposta per un’alternativa all’offensiva di terra che Israele vuole condurre a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, durante una recente conversazione con il suo omologo delle Forze di difesa israeliane (Idf), tenente generale Herzi Halevi. Lo ha riferito l’emittente pubblica israeliana Kan. Brown ha comunicato che gli Usa non avrebberoaccettatovittime civili di massa a Rafah, dato il bilancio delle morti civili nel Nord e nel Centro di Gaza.

Trattative per un cessate il fuoco

Nuovo round di negoziati oggi al Cairo finalizzati a raggiungere un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas e il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell’enclave palestinese. Lo scrive il quotidiano egiziano AlQaher citando “una fonte della sicurezza egiziana” a condizione di anonimato. I colloqui puntano a ottenere una tregua di sei settimane nelle operazioni israeliane a Gaza in cambio della proposta di liberazione di 40 dei circa 130 ostaggi ancora detenuti da Hamas e dai suoi alleati nella Striscia.

Banca centrale israeliana: “ridurre spese non legate alla Difesa”

Il Governo di Tel Aviv deve attuare una politica di bilancio responsabile e che tenga conto della riduzione di spese non legate alla difesa per compensare un’ulteriore espansione di quelle militari. L’ammonimento viene dal capo della banca centrale israeliana Amir Yaron dopo che il Parlamento ha già approvato un bilancio per il 2024 che prevede uno stanziamento aggiuntivo per finanziare la guerra contro Hamas.

Yaron ha anche suggerito l’istituzione di un comitato con la partecipazione delle funzioni di difesa e civili, il quale “dovrebbe delineare le esigenze di difesa di Israele nei prossimi anni e formulare un programma di bilancio pluriennale appropriato che tenga conto di tutte le ramificazioni sull’economia”, ha affermato in una lettera ai ministri del gabinetto e ai membri del Parlamento. “E’ importante che se c’è un ulteriore aumento del bilancio, oltre a quello già deciso, sia accompagnato da aggiustamenti fiscali che impediscano un aumento del rapporto tra debito pubblico e Pil”. Israele ha previsto una spesa aggiuntiva annua per la difesa di circa 20 miliardi di shekel (5,4 miliardi di dollari).

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