Gas, sanzioni alla Russia diventano un problema per l’Europa

 

 

Roma, 6 Settembre 2022 – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commenta la decisione russa di chiudere i flussi di gas. «I problemi con le forniture di gas all’Europa tramite Nord Stream persisteranno fino a quando non saranno revocate alla Russia le sanzioni che impediscono la manutenzione dei gasdotti. I problemi di pompaggio del gas sono nati a causa delle sanzioni introdotte dai Paesi occidentali contro il nostro e diverse aziende. Non ci sono altri motivi che potrebbero aver causato questo problema di pompaggio».

Secondo il ministro dell’energia russo, Nikolay Shulginov, intervistato dall’agenzia Tass, l’Europa non sarà in grado di fare a meno del gas di Mosca “almeno fino al 2027“.

«L’Europa non può fare affidamento su nessuno tranne che sugli Stati Uniti, che stanno aumentando la produzione di gas naturale liquefatto. Penso che il prossimo inverno dimostrerà quanto sia reale o meno la loro fiducia nella possibilità di rifiutare il gas russo. Farlo porterà all’arresto della loro industria e della loro produzione di energia elettrica tramite gas. Sarà una vita totalmente nuova per gli europei: assolutamente insostenibile per loro», aggiunge il ministro russo.

Accordo gas – elettricità

Intanto Francia e Germania stringono un patto per affrontare insieme la crisi del gas russo. «La Germania ha bisogno del nostro gas e noi dell’elettricità prodotta nel resto dell’Europa e in particolare da loro», ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, durante una videoconferenza con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Nel frattempo arriva unofferta da parte dell’Ucraina. «L’esportazione di elettricità dall’Ucraina può sostituire volumi significativi di gas russo, attualmente importato in Europa» ha dichiarato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal.

Più della metà delle 56 centrali nucleari francesi non è al momento in funzione a causa di riparazioni o per operazioni di manutenzione. Una circostanza che crea problemi energetici alla Francia più di quanto lo faccia la chiusura dei gasdotti russi, che invece pesa molto di più sulla Germania.

Borrell

«L’Unione europea continuerà a sostenere l’Ucraina con tutti i mezzi possibili e per tutto il tempo necessario, qualunque minaccia o “ricatto” la Russia possa indirizzare ai 27 Stati membri», ha dichiarato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, nel corso di una conferenza stampa al termine dell’ottava sessione del consiglio di associazione Ue-Ucraina. «Il messaggio principale dell’incontro di oggi al Mondo intero è che l’Ue continuerà a sostenere l’Ucraina, qualunque sia la minaccia, il ricatto che la Russia possa farci. Forniremo il nostro sostegno a livello politico, finanziario, umanitario e militare finché sarà necessario e come sarà necessario».

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