Rafah, Israele ha preso il controllo sul valico

Roma, 7 Maggio 2024 – Si è spento quasi subito l’entusiasmo a Rafah per la notizia che Hamas nel tardo pomeriggio di ieri aveva accettato la proposta (suddivisa in tre fasi) sulla fine delle ostilità, il ritiro delle truppe di Israele dalla Striscia di Gaza, il dietro degli sfollati al nord della Regione e la liberazione degli ostaggi. Nella notte infatti l’esercito israeliano ha portato avanti la propria missione conquistando il valico di Rafah, ingresso importante per l’accesso degli aiuti umanitari nella Striscia, chiuso, come reso noto dalle autorità responsabili in seguito al sopraggiungere dei carri armati israeliani.

 

Secondo il primo ministro Benjamin Netanyahu infatti Israele starebbe valutando la proposta e le conseguenze, mentre il ministro dell’Economia, Nir Barkat attacca Hamas sostenendo che questa non ha accettato ma che «si tratta anzi di un trucco, una proposta che non coinvolge direttamente Israele e la bozza non è quella discussa con gli egiziani». Per il ministro infatti Hamas vuole far passare Israele per la parte che rifiuta l’accordo.

“Operazione di precisione”

L’esercito israeliano ha giustificato il proseguo dell’operazione su Rafah, affermando che questa era necessaria poiché, stando ai rapporti dell’intelligence, la parte orientale del valico era utilizzata da Hamas (che intanto denunciava unn’escalation delle ostilità nella zona) per scopi terroristici, avrebbero scoperto dei tunnel operativi come si legge nella nota diffusa su Telegram dall’Idf, che la definisce una “operazione di precisione”. Uccisi circa 20 miliziani. “I residenti sono fatti evacuare nella zona di AlMawasi dove l’esercito israeliano ha costruito ospedali da campo e aumentato la disponibilità di viveri e cure mediche” conclude la nota.

Mattarella: «Fermare la spirale di violenza»

Mentre da Parigi il presidente Emmanuel Macron incontra il suo omologo Xi Jinping e congiuntamente condannano l’offensiva su Rafah ritenendola una grave escalation le cui conseguenze porterebbero a una nuova crisi umanitaria, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a New York per intervenire all’Assemblea generale dell’Onu, parlando con il segretario generale António Guterres ha sottolineato la necessità di «fermare questa spirale di violenza» sostenendo la posizione dell’Italia e che tanto più sorgono crisi e difficoltà nel Mondo, tanto più è fondamentale che le Nazioni Unite intervengano in maniera corale.

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