G20, Italia gioca ruolo fondamentale con Mario Draghi

 

 

Roma, 16 Giugno 2021 – La presidenza annuale del G20 è italiana e il premier, Mario Draghi, vuole cogliere l’opportunità per mettere sul tavolo alcuni dei temi più importanti. L’obiettivo è una riforma dell’economia globale. È quanto riferisce il Financial Times riportando alcuni interventi di analisti e ex rappresentanti istituzionali italiani esperti di politica estera.

Il G20 è l’occasione in cui i principali Paesi ad alto reddito si uniscono alle più importanti potenze economiche emergenti come Cina, India e Brasile. Inoltre, l’Italia è copresidente, con il Regno Unito, della Cop26, conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

Dichiarazioni

Secondo Nathalie Tocci, direttore dell’Istituto italiano per gli Affari internazionale (Iai): «Si inizia a vedere per la prima volta in modo così netto una sequenza che va dal G7 al G20 alla più ampia diplomazia multilaterale istituzionalizzata. Ad esempio l’Ocse per quanto concerne la questione della tassazione o l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) in merito ai brevetti sui vaccini. Il G20 può essere l’anello cardine di questo multilateralismo a cascata».

L’ex viceministra degli Esteri, Marta Dassù afferma: «Sotto Draghi, la politica estera dell’Italia è tornata su una chiara linea europeista e filoatlantica. E anche a livello di stile e retorica si nota una rottura».

Arturo Varvelli, capo dell’ufficio di Roma del Consiglio europeo per le relazioni estere dichiara che: «La classica strategia italiana è aspettare e vedere, una tendenza a non partecipare al conflitto. Nei tempi attuali Draghi ha capito che se non fai parte del gioco sei totalmente escluso dal tavolo delle trattative».

Vardelli ha, anche, ricordato che: «L’Italia sotto Draghi, peraltro, ha preso una distanza più netta da Paesi come Turchia, Russia e Cina. Non a caso si è utilizzato in modo più attivo il “Golden Power” per bloccare le acquisizioni cinesi in settori sensibili. Questo modo di agire allinea il premier itaiano al tentativo del presidente americano, Joe Biden, di rilanciare le relazioni tra Usa ed Europa».

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