Clima, tema principale nell’ultimo giorno di G7

 

 

Carbis Bay, 13 Giugno 2021 – Ambiente e clima i temi della terza e ultima giornata del vertice G7 in Cornovaglia. Sono 2 i primati a contraddistinguerlo. Da ieri, ospiti anche i leader di Australia, Corea del Sud, India, Sudafrica, Onu e Oms. Lo svolgimento in presenza, primo post pandemia.

Responsabilità sul clima

Impegni più rigorosi contro le emissioni, giura il padrone di casa Boris Johnson e la promessa anticipata da fonti Usa di frenare il riscaldamento delle temperature globali future non oltre 1,5 gradi.

Questa terza giornata si è aperta con un messaggio del 95enne sir David Attenborough, naturalista, divulgatore e celeberrimo autore di documentari sulla Bbc. Il quale è stato scelto dal Governo Johnson come ambasciatore speciale sul dossier climatico e ha avvertito i leader che non c’è tempo da perdere. La mattinata è articolata in due sessioni di lavoro prima delle conferenze stampa conclusive previste per inizio pomeriggio.

Nella bozza di dichiarazione diffusa dalla presidenza britannica, c’è un piano finanziario per la realizzazione d’infrastrutture ecologicamente sostenibili nei Paesi in via di sviluppo. E la strategia verrà condivisa nella conferenza internazionale sul clima CoP26 in programma a Glasgow a novembre (che sarà presieduta sempre dal Regno Unito in partnership con l’Italia). Inoltre, è presente anche il sostegno a un piano per fermare l’impoverimento delle biodiversità nel Mondo entro il 2030.

Ecosistema al centro della proposta del Regno Unito

Boris Johnson lancia inoltre la proposta di un contributo da mezzo miliardo di sterline da destinare attraverso lo UK Blue Planet Fund a Paesi come Ghana, Indonesia e isole del Pacifico contro la pesca sregolata e l’inquinamento dei mari, in difesa dell’ecosistema costiero e a tutela delle barriere coralline. «Proteggere il nostro pianeta» – ha dichiarato il premier britannico – «è la cosa più importante che i leader possano fare per la gente. Vi è una relazione diretta fra la riduzione delle emissioni nocive, la salvaguardia della natura, la creazione di posti di lavoro e la garanzia d’una crescita economica a lungo termine. Come nazioni democratiche, abbiamo la responsabilità anche di aiutare i Paesi in via di sviluppo sulla strada di una crescita pulita. Questo G7 rappresenta un’opportunità senza precedenti per guidare il Mondo verso una rivoluzione industriale green che abbia il potenziale di trasformare il nostro modo di vivere».

La Cina risponde ai leader del G7

«I giorni, quando le decisioni globali erano dettate da un piccolo gruppo di Paesi, sono finiti da molto», ha affermato un portavoce dell’ambasciata cinese a Londra, citato sul sito della Reuters.

«Noi crediamo che i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, poveri o ricchi, siano tutti uguali. Inoltre, gli affari del Mondo devono essere gestiti attraverso la consultazione tra Paesi».

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