Finlandia, Stubb diventa presidente

 

Helsinki, 12 Febbraio 2024 – Alexander Stubb, ex ministro e candidato del partito di destra Coalizione nazionale è il neo presidente della Finlandia. Con il 51,7% di preferenze ha battuto il candidato del partito Verde Pekka Haavisto con cui si contendeva la vittoria al ballottaggio e che, riconosciuta la sconfitta, si è congratulato con vincitore.

«L’unica cosa a cui penso ora è la riconoscenza. Questa è una grande vittoria per la democrazia in Finlandia e sono estremamente orgoglioso di tutti i finlandesi che hanno votato» commenta Stubb.

Il ritorno alla politica

Con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, la Finlandia ha abbandonato decenni di neutralità militare entrando a far parte della Nato, cosa non gradita alla Russia (con cui condivide 1340 km di confine). Proprio questi cambiamenti geopolitici hanno dato un nuovo e più importante ruolo alla carica presidenziale (ha diversi poteri in tema di sicurezza e politica estera). Gli stessi cambiamenti però hanno spinto Alexander Stubb a riavvicinarsi alla politica, lasciata nel 2018 dopo la sconfitta per la presidenza della Commissione europea. «Quando la politica ti chiama, ci vai. Credo che uno dei compiti più importanti del prossimo mandato presidenziale sarà lavorare a un sistema internazionale basato sulle regole» aveva dichiarato annunciando la propria candidatura abbandonando la guida dell’Istituto universitario europeo di Firenze.

Europeista convinto Stubb in più occasioni ha affermato di voler espellere il Partito popolare europeo Fidesz, di Orbàn, noto per le posizioni illiberali e ha assicurato di voler proseguire con una condotta dura nei confronti di Mosca e con il supporto a Kiev, rafforzando il rapporto con gli Alleati.

Zelesnky: «Grazie per il sostegno all’Ucraina»

In tanti si sono congratulati per la vittoria, come il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha ringraziato Stubb per il sostegno all’Ucraina e rimarcato che questa «insieme ai partner europei stanno rafforzando la sicurezza non solo dell’Europa ma di ogni Nazione. Sono ansioso» – conclude – «di far progredire le nostre relazioni e la nostra visione condivisa di un Europa libera, ben difesa e unita».

Congratulazioni anche dall’Italia dove il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando il lavoro condiviso al Parlamento europeo, ha affermato che «sarà un ottimo capo di Stato e rafforzerà l’Ue».

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