Fed, mercati in attesa dei nuovi rialzi

 

 

Roma, 17 Agosto 2022 – In attesa dei dati odierni della Federal Reserve System (Fed) e le vendite al dettaglio Usa i mercati sembrano in rialzo. In Asia i listini avanzano, i future a Wall Street sono piatti e in Europa salgono. La recessione spaventa, infatti il mercato obbligazionario è sempre incerto e il prezzo del petrolio continua ad essere debole.

Crescono le tensioni sul gas

Molta l’attesa per i verbali della Fed di oggi da cui gli investitori cercheranno di trarre indicazioni sul prossimo aumento dei tassi Usa, che non si sa se sarà dello 0,75%, come i precedenti due, oppure di mezzo punto percentuale.

Intanto crescono le tensioni sul fronte del gas, con il prezzo di quello europeo salito fino a 251 euro al metrowattora. Gazprom ha avvertito che durante l’inverno il prezzo potrebbe sfondare quota 300 euro. Ciononostante i future sull’EuroStoxx si rafforzano e le Borse europee ieri hanno chiuso positive.

A spaventare sono i timori di recessione in crescita, la secca del Reno che rischia di mettere in ginocchio la locomotiva tedesca, Mosca che minaccia lo stop dei flussi del gas, e l’indice Zew.

Nel frattempo lo spread Btp-Bund ha chiuso in rialzo a 216 punti, con un rendimento ben al di sopra del 3% e l’euro in recupero, pur restando sotto 1,02 dollari. Mentre il biglietto verde è risalito sopra quota 133 yen.

In netto calo i prezzi del petrolio, che al Nymex hanno chiuso ai minimi da gennaio, per paura di un calo della domanda cinese e dei tagli alle forniture energetiche russe.

In Asia i future sul Wti e sul Brent risalgono leggermente, pur restando rispettivamente poco sopra 87 dollari e sopra quota 92 dollari. Resta incandescente il contesto geopolitico.

Guterres visiterà il porto ucraino di Odessa nel Mar Nero. Inoltre venerdì sarà una giornata di scadenze tecniche, pertanto anche a causa della bassa liquidità che solitamente nella settimana centrale di agosto è molto forte, si potrebbe assistere a un aumento della volatilità sui mercati a causa degli aggiustamenti di portafoglio sugli strumenti derivati detenuti.

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