Elezioni: alta tensione tra le liste del Pd

 

 

Roma 17 agosto 2022 – Alta tensione tra le fila del Pd, soprattutto da parte degli esclusi dalle liste, dopo il via libera della direzione. Tra i candidati l’epidemiologo Andrea Crisanti e l’economista Carlo Cottarelli.

Letta sarà capolista alla Camera in Lombardia e Veneto, Zingaretti nel Lazio, Casini a Bologna con Merola, ex sindaco, Franceschini al Senato e a Napoli, mentre in Sicilia la capolista sarà la Furlan, ex segretaria Cisl.

Candidati giovani

Tra i vari nomi dei candidati indicati come capolista, sempre nel rispetto della parità di genere, ci sono alcuni under 35. Quattro per la precisione: Marco Sarracino, segretario Pd a Napoli ed ex segretario dei Giovani democratici della Campania; Caterina Cerroni, eletta a 19 anni in Consiglio comunale ad Agnone, sua città natale, la più giovane candidata nelle liste per le Europee del 2019; Rachele Scarpa, candidata a sostegno di Arturo Lorenzoni alle regionali del 2020 e coordinatrice provinciale e regionale della Rete degli studenti medi; Raffaele La Regina, segretario Pd per la Basilicata dal dicembre 2021 e collaboratore di Giuseppe Provenzano all’epoca ministro per il Sud e la Coesione territoriale nel Governo Conte II.

Dario Franceschini

Il ministro della Cultura Franceschini affida a Twitter il suo commento sulla scelta dei candidati: “Un orgoglio essere il capolista del Pd a Napoli. Cercherò di essere la voce al Senato di questa terra straordinaria, di questa città unica al Mondo, da sempre e per sempre Capitale della Cultura”.

Cirinnà

La senatrice Monica Cirinnà, paladina del diritti Lgbt ha accettato la candidatura per «un collegio dato perdente». Riferendosi ai numerosi messaggi di supporto, ha dichiarato che «L’uninominale Roma 4 contiene dei territori per cui non sono adatta. Letta parla di occhi di tigre, io li tiro fuori, ma lo faccio solo per loro, per una comunità. Combattere come ultimo dei gladiatori è l’unico modo per non sottrarmi alla battaglia. Non è un ripensamento dettato da interesse, ma da amore e rispetto».

Gli esclusi

Dato il taglio dei parlamentari e la conseguente riduzione del seggi disponibili, all’interno del Partito Democratico sembra essersi sollevato un certo malcontento da parte degli esclusi come Enrico Gasbarra, Stefano Ceccanti, Luca Lotti e Rosa Maria di Giorgi.

La capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera dei deputati, ha dichiarato che i territori «Sono stati utilizzati in maniera strumentale per portare avanti un disegno rancoroso che non fa onore al Pd e che mi porta a riflettere seriamente sulla mia appartenenza a un partito che ha dimostrato di avere così poca cura di quella dimensione plurale e progressista che aveva costruito negli ultimi anni. Anche per questo non ho votato la proposta di liste presentate dal segretario Letta nella giornata di ieri».

Renzi: «La politica commenta le scelte sui candidati Pd»

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha espresso la sua perplessità «La guida di Enrico Letta è caratterizzata più dal rancore personale che dalla volontà di vincere. Vedremo i frutti il 26 settembre. Auguro a tutti ogni bene, candidati ed esclusi, ed evito ogni dibattito sul tema: mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti non con i risentimenti».

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