Elezioni El Salvador, Bukele in testa

 

San Salvador, 5 Febbraio 2024 – La Capitale salvadoregna ieri è stata palcoscenico delle elezioni presidenziali che vedono senza ombra di dubbio, stando ai sondaggi, l’attuale presidente Nayib Armando Bukele Ortez in testa per la rielezione al secondo mandato. Un fatto questo molto particolare dato che Bukele ricandidandosi ha violato sei articoli della Costituzione del Paese che stabilisce categoricamente il divieto di presentarsi una seconda volta alle elezioni, giunto il termine del proprio mandato.

Bukele si autoproclama vincitore

Abbiamo vinto con l’85% dei voti e un minimo di 58/60 seggi in Assemblea” queste le dichiarazioni di Nayib Bukele, postate su X ancor prima della chiusura dei seggi, autoproclamandosi vincitore. Affermazione però condivisa anche dai sondaggi; nella notte il Gip Gallup ha diffuso gli exit poll confermando il gradimento del presidente all’87% con una tendenza al 90%. Al secondo posto trovano spazio il candidato del Fronte Farabundo Martì (sinistra) per la liberazione nazionale, Manuel Flores e Joel Sánchez di Arena (destra), rispettivamente con il 7 e il 4% di gradimento. Non ci sta Carlos Saeda leader di Alleanza Repubblicana Nazionalista che denuncia irregolarità e si appella al tribunale supremo affinché verifichi lo spoglio.

Il punto di forza

Le critiche alle politiche di Bukele non mancano, come ad esempio quelle in merito alle violazioni dei diritti umani, denunciate in diverse occasioni anche da Amnesty International e, in tema di economia, la povertà tocca soglie allarmanti mentre circa il 2% della popolazione si trova in prigione. Bukele è riuscito a conquistare l’elettorato soprattutto grazie alle sue politiche sulla sicurezza. Ritenuto il più popolare in America Latina ha intrapreso una battaglia senza esclusione di colpi alla criminalità e alle bande portando a una riduzione delle violenze e degli omicidi. Un dato molto importante considerando che El Salvador per molto tempo era considerato il Paese più pericoloso al Mondo. Parlando di violenza, Amnesty International ha presentato un rapporto a dicembre in cui affermava che “la violenza delle bande sta venendo sostituita gradualmente da quella dello Stato”.

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