Elezioni del presidente della Repubblica, risultato già al primo scrutinio?

 

 

Roma, 24 Gennaio 2022 – Nonostante alle 15:45 apriranno le urne al Quirinale per il voto sull’elezione del presidente della Repubblica ci sono ancora tanti interrogativi. Non c’è un nome condiviso tra le forze politiche di maggioranza. In mattinata ci sarà l’incontro tra Salvini e Letta e assemblee anche per gli altri partiti. Il segretario Pd rilancia l’ipotesi del Mattarella-bis: ne parlerà al leader della Lega. Dopo il ritiro di Berlusconi, il centrodestra annuncia una rosa di nomi di alto livello. Al centrosinistra piace Riccardi.

A nessuno bastano i voti

Il centrodestra conta su circa 445 voti su 1.008, domenica 23 gennaio infatti è morto un grande elettore, il deputato di Forza Italia Vincenzo Fasano. Il centrosinistra con il M5S su 413, a cui però si aggiungono i 49 elettori di Italia Viva e Azione/+Europa, la cui collocazione è dubbia ma che potrebbero votare con i vecchi alleati del Partito Democratico. Entrambi gli schieramenti dovrebbero convincere decine di Grandi elettori dell’altra parte o del Gruppo Misto per superare la soglia dei 505 voti.

Candidati

Draghi

Tra i più combattuti c’è l’attuale premier Mario Draghi. Il centrosinistra, come ha fatto capire Letta ospite in tv, accoglierebbe con favore la sua candidatura. Ma secondo Berlusconi e quindi i più al suo seguito, ha affermato che non deve essere spostato da Governo molto probabilmente per evitare le elezioni. Anche Salvini non vede bene che la scelta ricada sul presidente del Consiglio. A favore, invece, sembra sia Giorgia Meloni che con Fratelli d’Italia vorrebbero andare alle elezioni anticipate. Giuseppe Conte, presidente del M5S ha fatto intendere agli alleati del Pd che non ha garanzia sui voti dei suoi Grandi elettori su Draghi. La motivazione ricade ancora una volta sulle elezioni.

Casini

Pier Ferdinando Casini è l’altro nome più quotato di questi giorni. È stato presidente della Camera, e nella sua vita la politica è sempre stata parte fondante. La sua candidatura non ha un vero sponsor, a parte a quanto sembra Matteo Renzi di Italia Viva, ma si è capito che il centrosinistra, pur non essendone entusiasta, finirebbe probabilmente per accettarla senza troppi problemi. Maria Teresa Meli afferma che alcune correnti del PD stanno lavorando per sostenere la sua candidatura. Il M5S, anche in questo caso, sembra diviso. E anche il centrodestra al momento non è per nulla convinto, principalmente perché Casini è stato eletto l’ultima volta nella coalizione di centrosinistra.

Mattarella

L’unico candidato che piace a tutti, o quasi, rimane Sergio Mattarella. Ma lui a quanto pare non vuole essere eletto nuovamente. Eppure i leader politici continuano a invocarlo: ancora domenica, Letta ha dichiarato che «Sarebbe perfetto». Ma devono succedere un bel po’ di cose perché la possibilità della sua rielezione diventi concreta.

I candidati proposti dal centrodestra sono invece più o meno gli stessi delle ultime settimane, e nessuno sembra convincere il centrosinistra, che li considera troppo di parte oppure troppo poco istituzionali. Sono per esempio l’attuale presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, l’ex presidente Marcello Pera e l’ex sindaca di Milano Letizia Moratti.

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