Economia, campagna vaccinale fondamentale per il nostro Paese

 

 

Roma, 24 Agosto 2021 – Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, sostenendo il pensiero del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, lancia un messaggio sull’importanza dei vaccini per l’economia.

«Ci siamo impegnati nel promuovere le vaccinazioni nelle aziende agricole, nelle cantine, nei centri di accoglienza e nei più piccoli borghi anche con l’omaggio di specialità enogastronomiche per incentivare cittadini e lavoratori. Un impegno per sostenere l’accelerazione della campagna vaccinale nel momento in cui l’avanzare della variante Delta minaccia la salute di tutti i cittadini e la ripresa dell’economia del Paese. In questo passaggio delicato dobbiamo avere certezze nel riprogrammare la ripartenza e il vaccino e l’unico mezzo che ci può tutelare. Il tema è particolarmente sensibile per la filiera agroalimentare che ha il dovere di garantire tutti i giorni con la continuità produttiva gli approvvigionamenti degli italiani.

«Il supporto alla rete nazionale organizzata dal commissario straordinario all’Emergenza Generale Francesco Paolo Figliuolo è reso possibile, grazie alla presenza capillare sul territorio della Coldiretti con 1,5 milioni di dipendenti, agricoltori e addetti alla filiera agroalimentare Made in Italy. Ad oggi sono stati approvati come punti vaccinali, già in possesso di tutti i requisiti, ben 141 sedi Coldiretti e 27 sedi aziendali».

Anche gli psicologi si vaccinano

La categoria degli psicologi in una nota fa sapere: “aderire alla campagna vaccinale è una scelta di salute, pubblica e individuale. E per le professioni sanitarie è anche un obbligo stabilito dal Decreto legge 44/2021, convertito in L.76/2021. Al fine di affrontare una situazione di emergenza sanitaria e tutelare l’utenza. L’obbligo di sottoporsi a specifiche vaccinazioni non è peraltro una novità. Da molti anni lo svolgimento di diverse attività professionali, sanitarie e non, è assoggettato a uno o più obblighi vaccinali. Si pensi all’antitetanica, alla vaccinazione contro l’epatite B, e antitubercolare. E, come noto, si sta discutendo di ampliare l’obbligo vaccinale a categorie, come gli insegnanti o altre tipologie di lavoratori, che risultano particolarmente esposte verso l’utenza”.

“Le opinioni personali sono libere, ma questa libertà non può essere mai assoluta, e deve tener conto di aspetti oggettivi e responsabilità collettive. Vanno sempre ricordati i doveri e le responsabilità, deontologiche e normative, proprie di chi si occupa di tutela della salute. E le posizioni personali non possono trovare giustificazione forzando i dati e le evidenze scientifiche, o interpretandoli in modo parziale. Gli psicologi devono agire tenendo conto di queste, e delle buone prassi condivise dalla comunità scientifica e professionale. Inoltre queste posizioni contrarie ai vaccini, che appartengono a una ridotta minoranza dei 120.000 iscritti all’Ordine, non possono in alcun modo cercare giustificazioni in argomenti che distorcono o ledono l’immagine della professione e non rispettano la dignità dell’utenza”.

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