Donato (Anpad): «Nuova licenza Deejay Siae utile per la categoria»

 

 

Roma, 20 Gennaio 2022 – Claudio Donato, presidente Anpad, Associazione nazionale produttori autori deejay, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto con la Siae, Società italiana degli autori ed editori. Quest’ultima, insieme alle principali associazioni del settore, tra cui la stessa Anpad, ha rivisto e semplificato la “Licenza per Deejay”. Destinata a coloro che, nell’ambito della propria attività professionale, devono spesso trasferire la musica tutelata da diritto d’autore da cd, vinili e supporti originali su memorie fisse o mobili (cd, dvd, usb, hard disk, ecc), al fine di riprodurla in pubblico.

In cosa consiste la “Licenza Deejay”

Si tratta delle cosiddette “copie lavoro”, che Siae autorizza per conto dei propri aventi diritto. Tale autorizzazione è fondamentale per i deejay in quanto li esonera dall’obbligo di vidimazione altrimenti previsto per legge. A un costo forfettario di € 199 è consentito riprodurre un numero illimitato di opere appartenenti al repertorio Siae, a prescindere dal numero di copie lavoro realizzate.

Perché vantaggiosa e veloce? Come si richiede?

Le condizioni di licenza valide finora prevedevano diverse fasce di compenso, da 200 a 600 euro, in base al numero di copie lavoro dichiarate. Ora la tariffa viene ridotta e, in più, la nuova licenza non prevede limiti al numero di opere utilizzabili. I deejay non avranno più l’obbligo di dichiarare preventivamente i singoli contenuti dei supporti da loro riprodotti. E potranno utilizzare da subito la propria licenza, senza ulteriori oneri.

La licenza potrà essere richiesta online o presso uno degli Uffici Siae presenti in tutta Italia. Con le stesse modalità potranno essere regolarizzati anche i diritti connessi di competenza di SCF, spettanti ai produttori discografici e agli artisti interpreti. È la società che, in Italia, gestisce la raccolta e la distribuzione dei compensi, dovuti ad artisti e produttori discografici, per l’utilizzo in pubblico di musica registrata.

Commisurata a quanto dovuto e al periodo pandemico

È confermata inoltre la possibile ulteriore riduzione del compenso dovuto, sulla base di quanto effettivamente pagato dai singoli deejay nel 2021. E coerentemente con le riduzioni già applicate a causa del Covid-19. In quasi due anni di emergenza sanitaria Siae ha infatti dimostrato la propria vicinanza al settore delle discoteche, particolarmente colpito dalle necessarie limitazioni imposte dal Governo. Promuovendo, tra le altre, importanti iniziative a favore dei deejay, applicando una riduzione del 25% delle tariffe per l’anno 2020 e una riduzione ancora maggiore per il 2021, anno per il quale le tariffe arrivano al 50% in considerazione della chiusura dei locali da ballo.

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