Roma, 5 Settembre 2023 – Un segnale forte e chiaro contro le violenze minorili. Questo è il proposito del Governo che sta elaborando in queste ore un nuovo decreto sicurezza che comprenda delle misure concrete e pene più dure per chi delinque: il “pacchetto Caivano”.
Pacchetto Caivano
Chiamato così per i fatti di cronaca avvenuti recentemente a Caivano, in Campania e a Palermo, ma anche per rispondere concretamente all’assurdo ed efferato omicidio di piazza Municipio a Napoli, dove un ragazzo di 16 anni ha sparato e ucciso un 24enne per un litigio a causa di uno scooter parcheggiato male, il pacchetto di contrasto alla criminalità minorile potrebbe arrivare già questo giovedì al Cdm o nelle riunioni immediatamente successive. Da fonti vicine a Palazzo Chigi infatti le intenzioni dell’esecutivo sono quelle di stringere il più possibile sui tempi.
Le misure
“Bisogna dare un segnale. E bisogna farlo presto”, questa è la richiesta pervenuta ai dicasteri di Interni, Giustizia, Scuola, Sport e Cultura coinvolti nello studio delle varie norme. Tra queste sembra che sia previsto un daspo, il cosiddetto Dacur (Divieto di accesso alle aree urbane) che consiste nell’allontanamento da specifiche aree urbane i minori tra i 14 e i 18 anni che vengono sorpresi a compiere reati. A emanarlo il questore che può avvalersi di un avviso orale, convocando in questura i minori accompagnati dai familiari. Dovrebbero poi essere introdotte pene più severe per chi aggredisce le forze dell’ordine e la facilitazione dell’espulsione per i migranti irregolari che hanno commesso determinati crimini.
Armi e siti a luci rosse
Oltre a una stretta sulle armi, Palazzo Chigi intende inserire, all’interno del pacchetto Caivano, misure che impediscano ai minori l’accesso ai siti a luci rosse, come proposto dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, che ha suggerito una verifica della maggiore età attraverso applicazioni di terze parti. Questione al momento in fase di studio per accertarne la fattibilità.