Cop 28, Joe Biden non partecipa alla conferenza di Dubai

Washington, 27 Novembre 2023 – Il presidente americano Joe Biden non prenderà parte alla XVIII conferenza organizzata dalle Nazioni Unite incentrata sul clima, più nota come Cop28, che si terrà a Dubai da giovedì 30 Novembre fino al 12 Dicembre, e vedrà il coinvolgimento di quasi 200 leader mondiali. Tra questi saranno presenti anche re Carlo III d’Inghilterra e Papa Francesco il quale ha confermato la sua presenza nella giornata di ieri.

 

A confermare la notizia, già trapelata all’inizio del mese di Novembre, è una fonte anonima della Casa Bianca al New York Times, la quale non ha fornito alcuna motivazione ufficiale in merito all’assenza di Biden che sarà sostituito da John Kerry, inviato speciale per il clima.

L’impegno di Biden nella lotta al cambiamento climatico

La notizia dell’assenza di Biden stupisce soprattutto perché la lotta al cambiamento climatico, da lui definita “la minaccia definitiva per l’umanità”, è uno dei cavalli di battaglia della sua agenda politica. Infatti, promosse in Egitto l’approvazione dell’Inflation Reduction Act che prevede circa 370 miliardi di dollari di investimenti per l’energia pulita, e nel 2021 si scusò a Glasgow per il ritiro dal patto globale sul clima durante l’amministrazione Trump. Nella sua agenda infatti anche se non risultano impegni per la Cop28, sembra si recherà in Colorado per promuovere investimenti nel campo eolico.

Le probabili motivazioni

Per gli esperti, la decisione del presidente Biden di non prendere parte alla Cop28 di Dubai sarebbe dovuta agli sforzi per arrivare a una fine del conflitto tra Israele e Hamas ed evitare che questo possa espandersi in tutto il Medio Oriente. Nono solo, anche il conflitto tra Russia e Ucraina sembra occupare l’agenda del presidente, come confermato da John Kerry in una intervista.

La conferenza sul clima

Sul tavolo del dibattito i leader discuteranno delle difficoltà in merito alle limitazioni del riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, soglia, secondo gli esperti, oltre la quale gli esseri umani avranno difficoltà di adattamento. Questi infatti ritengono che bisognerebbe ridurre del 43% le emissioni entro il 2030, per evitare conseguenze importanti.

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