Caro voli, il Governo corre ai ripari

 

 

Milano, 8 Agosto 2023 – Alla luce delle numerose proteste da parte dei passeggeri in materia del rincaro dei voli il Governo è intervenuto per cercare di porre dei limiti alle alle politiche tariffarie delle compagnie aeree soprattutto nei collegamenti con le isole.

Cosa prevede il Decreto

Il decreto analizzato dal Consiglio dei ministri pone dei divieti in merito alla fissazione dinamica delle tariffe in base al periodo di prenotazione, nel caso in cui ci sia un picco di richieste per la stagionalità o in caso di emergenza nazionale, oppure se si parla di rotte nazionali con le isole o se il biglietto supera la tariffa media del 200%.

Per quanto riguarda la continuità territoriale la bozza del decreto legge stabilisce che la fissazione del tariffario (livello massimo) spetti esclusivamente all’amministrazione competente, soprattutto per quei casi dove si corre il rischio che le dinamiche tariffarie possano produrre un sensibile rialzo per la stagionalità o a eventi straordinari, indicandolo nel bando di gara come requisito oggettivo dell’offerta.

Prorogata la cassaintegrazione ex Alitalia

Il Governo ha pensato anche agli ex dipendenti Alitalia, prorogando la cassaintegrazione in scadenza a fine anno, per il periodo dal 1° gennaio fino al 31 ottobre 2024 «non ulteriormente prorogabile». Prevista l’integrazione del Fondo di solidarietà di settore per portare nel 2024 il trattamento di Cigs al 60% della retribuzione lorda di riferimento, ma viene introdotto un limite di importo mensile di 2.500 euro. Inoltre dal 1° settembre 2023 il trattamento straordinario di integrazione salariale non è dovuto dalla data di maturazione del primo diritto utile alla pensione di vecchiaia.

Asssoutenti: «Problema non risolto»

Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi critica le nuove misure disposte dal Governo poiché non risolvono il problema del caro voli. Il decreto «interesserà esclusivamente i voli nazionali con le isole e interverrà solo per aumenti superiori al 200% tagliando fuori le altre tratte». Critiche anche dalle compagnie low cost unite sotto Aicalf (Associazione italiana compagnie aeree low fares) secondo le quali “Le norme sul caro voli creerebbero un pericoloso precedente a un settore la cui liberalizzazione ha portato in benefici enormi ai cittadini”.

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