Borrell: «Putin non ha intenzione di arrendersi»

Bruxelles, 9 Febbraio 2024 – «Vladimir Putin non ha intenzione di arrendersi». Queste sono le parole rilasciate da Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri, all’agenzia di stampa spagnola Efe durante un’intervista, sottolineando che Putin, se dovesse vincere in Ucraina non si fermerà, «non conosce confini ed è pronto a sacrificare il suo esercito e il suo popolo per restare al potere. La Russia» – conclude – «darà il massimo».

 

Le conseguenze di una vittoria

Parlando poi di una eventuale vittoria in Ucraina da parte delle forse russe si interroga sui possibili risvolti globali. Per Borrell infatti una vittoria potrebbe portare il leader del Cremlino a spingersi oltre, espandendo il proprio dominio, «cosa che porterebbe la Russia a controllare il 35% dei mercati mondiali, come quello del grano ad esempio».

«Cosa accadrebbe se riuscisse a instaurare un Governo fantoccio in Ucraina come quello in Bielorussia?» – chiede Borrell – «avremmo altri problemi o meno?».

L’intervista del momento

Fa intanto il giro del Mondo l’intervista rilasciata da Putin all’ex anchorman di Fox News, Tucker Carlson, unico giornalista occidentale a intervistarlo dallo scoppio della guerra e personaggio ampiamente criticato non solo per la vicenda (ancor prima che venisse messa in onda) ma anche per le sue posizioni estremiste. Tra le questioni affrontate il conflitto, dove Putin accusa l’Ucraina di aver obbedito all’Occidente e deciso di combattere contro la Russia fino all’ultimo «nonostante i piani di pace erano quasi finalizzati» e il caso dei giornalisti in carcere Evan Gershkovich e Alsu Kurmasheva.

Putin: «Zelensky non vuole colloqui con il Cremlino»

Il presidente, parlando della situazione, ha chiesto l’intervento di Washington affinché convinca Kiev a sedersi al tavolo delle trattative e a cessare l’invio di rifornimenti all’Ucraina poiché «Zelensky non vuole colloquiare con il Cremlino. Noi non ci siamo mai tirati indietro» sottolinea Putin smentendo le indiscrezioni su un possibile attacco in Polonia o ai danni di altri Paesi Nato. Parlando poi delle presidenziali Usa e di Donald Trump ha sottolineato che con lui ha avuto un buon rapporto personale «non una questione di leader nelle relazioni tra Usa e Russia, ma di mentalità».

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