Benzina, Assoutenti “andamento ingiustificato dalle quotazioni”

 

 

Milano, 23 Agosto 2023 – Assoutenti torna sul tema del caro benzina commentando i dati certificati dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase). “In appena tre mesi, da maggio a oggi, un pieno di benzina costa nel nostro Paese 7 euro in più mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa sfiora i 10 euro”.

La verde in modalità self si è attestata a 1,946 euro in crescita di 0,7 centesimi (+0,37%) mentre il gasolio ha oscillato intorno a 1,845 in aumento di +1,7 centesimi (+0,96%).

Truzzi:  «Palese speculazione»

Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, spiega che il dato non è in alcun modo giustificato dalle quotazioni petrolifere, le quali dall’inizio dell’anno sono salite poco più dell’1%, mentre il costo della benzina alla pompa nello stesso periodo è salito in media del 7%.

«Questo dimostra», continua Truzzi, «che siamo in presenza di una evidente speculazione durante tutta la filiera dei carburanti e prima della vendita alla pompa. Grazie agli extraprofitti ricavati dai prezzi più alti di benzina e gasolio il Governo può e deve abbassare le accise, perché il rischio concreto è quello di un effetto domino con rincari a cascata sugli alimentari e su tutti i beni trasportati, con conseguenze pesantissime sui redditi delle famiglie e sui consumi degli italiani».

Valle D’Aosta la più cara

Secondo l’Unione nazionale consumatori che cita i dati settimanali diffusi dal ministero dell’Ambiente, tra le Regioni con il maggior rincaro sul prezzo della benzina e del gasolio in modalità self service, troviamo la Valle D’Aosta. Qui il prezzo medio al litro si attesta intorno a 1,962 euro, il più caro dopo Bolzano, Basilicata, Calabria, Liguria, Sardegna e Puglia. Per quanto riguarda il gasolio invece il costo è di 1,872 euro al litro, superato da Bolzano e Calabria.

Riscontrate violazioni

Nel mese di agosto, anche a causa dell’esodo estivo la Guardia di Finanza ha intensificato i controlli, rilevando alcune violazioni in relazione ai prezzi della benzina in alcuni distributori del padovano. Tra le 40 riscontrate, alcune erano per mancata esposizione dei prezzi e difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati, altri per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’“Osservaprezzi carburanti”. Le sanzioni previste vanno da un minimo di 8.100 euro a un massimo di 82 mila euro.

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