Azerbaigian, Aliyev vince le presidenziali con il 92%

 

Roma, 8 Febbraio 2023 – Una vittoria schiacciante ma che non lascia stupiti. Questo è l’esito delle elezioni presidenziali tenutesi in Azerbaigian che hanno visto trionfare per la quinta volta Ilham Aliyev, che guida il Paese dal 2003, da quando cioè ha sostituito il padre Heydar Aliyev. La conferma della vittoria è giunta tramite la Commissione elettorale centrale che annuncia il consenso al 92,01% con un’affluenza al 19,44% superando così il risultato delle elezioni del 2018 dove aveva ottenuto l’86%. Parlando invece degli altri candidati Zahid Oruj, Gudrat Hasanguliyev, Razi Nurullayev, Elshad Musayev e Fuad Aliyev hanno ottenuto rispettivamente il 2,20%, 1,78%, 0,79%, 0,66%, 0,48% di voti.

Elezioni storiche

Queste rappresentano per il Paese delle elezioni storiche. Previste inizialmente per il 2025, infatti, Aliyev ha deciso di sfruttare la propria notorietà per anticiparle soprattutto dopo la sconfitta dei separatisti armeni del NagornoKarabakh. Per la prima volta nella storia dell’Azerbaigian indipendente sono aperti i seggi elettorali nei territori riconquistati, Baku compresa. Per sottolineare l’importanza della vittoria, Aliyev e i membri della famiglia hanno votato in un seggio nella Città di Khankendi, nel centro del Nagorno-Karabakh.

Le denunce di Amnesty International

Non sono mancate però le polemiche in merito alle elezioni, da alcuni ritenute “una farsa”. Molti infatti ritengono che Aliyev non abbia reali oppositori e lo accusano di guidare l’Azerbaigian con il pugno di ferro, in un regime dittatoriale dove spesso i diritti civili vengono calpestati. Tra queste affermazioni trova riscontro la denuncia avanzata da Amnesty International in merito all’aumento delle repressioni sul diritto della libertà di espressione in vista dell’apertura dei seggi. In una nota diffusa dall’organizzazione si legge che dallo corso novembre “le autorità di Baku hanno arrestato 13 dissidenti pacifici tra cui oppositori politici, giornalisti” e che “al momento 11 di loro si trovano in carcere per accuse dubbie. Molte altre persone, giornalisti inclusi, sono fuggiti all’estero per il timore di persecuzioni”.

Cop29

Smentiscono le indiscrezioni sulla falsità delle elezioni gli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Ocse) che hanno visionato attentamente il loro svolgimento (presente anche una delegazione italiana). L’Azerbaigian inoltre è uno dei maggiori fornitori di gas naturale per L’Unione europea e per l’Italia, dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina e a novembre di quest’anno Baku ospiterà la Cop29 sul clima.

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