Assegno di inclusione, da gennaio accesso alla piattaforma Siisl

 

 

Milano, 10 Novembre 2023 – A partire dal mese di gennaio gli ex percettori del Reddito di cittadinanza potranno richiedere l’Assegno di inclusione, il nuovo sistema di aiuto alle famiglie che versano in precarie situazioni economiche, istituito dal Governo Meloni, accedendo alla nuova piattaforma Siisl (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) dell’Inps.

737.400 famiglie interessate

Secondo le stime dell’Inps a richiedere l’Assegno di inclusione saranno circa 737.400 nuclei familiari, di questi circa 348mila hanno un minore a carico, 341mila un anziano e 215.800 una persona disabile. Cifre importanti che si andranno a sommare alle 112mila persone che dal 1° settembre scorso hanno già presentato la domanda e che hanno perso il Reddito di cittadinanza in quanto considerato occupabili e pertanto hanno fatto richiesta al Supporto alla formazione e al lavoro, consistente di 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi.

Aggiornamento costante

La piattaforma Siisl è in aggiornamento continuo in merito alle offerte sia formative che occupazionali, alcuni dati riportano picchi in alcune settimane di 60mila offerte di lavoro e oltre 600mila opportunità di formazione. La Campania è la Regione con il numero più elevato di domande, 30.200, seguono la Sicilia con 25.800, la Calabria con 9.700 e il Lazio con 8.500 domande inoltrate alla piattaforma.

Accesso anticipato

Al momento hanno potuto accedere anticipatamente al sistema le persone in condizioni di maggior bisogno. Secondo le stime riportate dalle analisi dei dati i richiedenti l’Assegno di inclusione sono costituiti per il 45,5% da chi ha solo la licenza media, il 35,6% ha il diploma di scuola superiore e solamente il 4,7% è in possesso di una laurea.

Come funziona

Tutti coloro che si iscrivono al Siisl per la ricerca di un lavoro o un percorso di formazione devono caricare il proprio curriculum sulla piattaforma e possono contestualmente verificare la presenza di offerte di lavoro nel sistema. Inoltre devono indicare almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione che si attiveranno per offrire possibilità lavorative in linea con il profilo professionale.

La piattaforma inoltre prevede la possibilità di accedere a dei corsi di formazione nel caso in cui le competenze richieste siano maggiori rispetto a quelle del fruitore, in modo da ottenere le skill necessarie.

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