Guerra in Ucraina, a febbraio possibile vertice per la Pace

 

 

Roma, 10 Novembre 2023 – «A febbraio del 2024 potrebbe svolgersi un vertice globale per la pace in Ucraina». A dirlo Igor Zhovka, consigliere diplomatico del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’agenzia Reuteurs, sottolineando inoltre che nelle prossime settimane si dovrebbe tenere un incontro, il quarto, sulla sicurezza nazionale.

L’obiettivo dell’Ucraina è infatti riuscire a costituire una coalizione che sostenga la proposta di pace in dieci punti avanzata da Zelensky. «Questo incontro» afferma Zhovka, «segnerà l’inizio simbolico dell’attuazione pratica della “Formula di pace” ucraina»

Kuleba: «Nessun negoziato»

Duro Dmytro Ivanovyč Kuleba, ministro degli Esteri, il quale sui social scrive che «coloro che sostengono che l’Ucraina dovrebbe negoziare con la Russia o sono disinformati o fuorviati, oppure si schierano con la Russia e vogliono che Putin possa prendersi una pausa prima di un’aggressione ancora più grande». Kuleba a sostegno delle sue parole ha poi ricordato i tentativi di colloqui che l’Ucraina ha avuto con Mosca nel 2014 quando la Russia ha annesso la penisola di Crimea. Ieri da Mosca, Dmitrij Sergeevič Peskov, portavoce del Cremlino, aveva dichiarato che una vittoria dell’Ucraina sul campo di battaglia sarebbe impossibile, affermando pertanto la necessità del dialogo.

Kiev, abbattuti 5 droni

Intanto, come conferma l’Aeronautica militare di Kiev, nella notte sono stati abbattuti cinque droni russi lanciati contro l’Ucraina dalla Regione russa di Krasnodar. L’esercito di Mosca inoltre avrebbe lanciato dalla Regione di Kherson anche un missile guidato Kh-31 e un missile Kh-59. Le forze di difesa aerea ucraine sono attive nelle Regioni di Dnipropetrovsk, Kharkiv, Mykolaiv, Poltava e Kiev. Intensificati anche glia attacchi a Avdiïvka, importante Città nell’Est dell’Ucraina.

Commissione Ue apre a negoziati per adesione

La Commissione europea richiede al Consiglio di avviare negoziati per l’adesione dell’Ucraina dato che questa, come riporta il rapporto Ue, ha completato quattro dei sette punti richiesti dall’Unione europea, sottolineando però che sulle priorità rimanenti, quali norme anti oligarchi, lotta alla corruzione e protezione delle minoranze, c’è ancora da lavorare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *