Roma, 17 Aprile 2023 – Aumentano le tensioni tra Washington e Pechino, dopo che un cacciatorpediniere Usa, Uss Milius, ha transitato nello Stretto di Taiwan. Come reso noto dalla Settima Flotta statunitense, questa ha effettuato delle manovre di routine attraverso il corridoio dello Stretto, distante dal mare territoriale di qualsiasi Stato, passando per “Acque in cui si applicano le libertà di navigazione e il sorvolo in alto mare” in piena conformità con il diritto internazionale.
Pechino in allerta
Immediata la risposta di Pechino, il cui portavoce del Comando del teatro orientale dell’Esercito popolare di liberazione, Chi Yi, ha diffuso la nota con cui conferma di “aver monitorato completamente le operazioni di passaggio della nave Americana Uss Milius, un cacciatorpediniere, che ha attraversato lo Stretto di Taiwan”. L’esercito “ha costantemente mantenuto un alto livello di allerta per tutto il tempo, con lo scopo di difendere la sovranità e la sicurezza nazionale, nonché la pace e la stabilità regionale, in maniera risoluta”.
Dal canto loro gli Usa sostengono che l’operazione navale condotta nello Stretto, è sintomo “dell’impegno americano nei confronti di un’Indo–Pacifico libero e aperto”.
Attacco cinese, le posizioni del Pentagono
Secondo il Pentagono nonostante Taipei abbia un deficit di forze in campo, le unità di difesa manchino di un “quadro operativo comune” importante e non hanno una linea sicura per le comunicazioni, la Cina non sarebbe comunque in grado di condurre un attacco contro l’isola, nonostante le numerose esercitazioni militari condotte nelle ultime settimane.
L’intelligence Usa invece ritiene che Taiwan non riuscirebbe a resistere a un attacco aereo dell’esercito cinese, trovandosi in una posizione di estrema fragilità e vulnerabilità, che le potrebbe costare molto cara. Allo stesso tempo però temono che i generali di Taiwan per evitare un’escalation non inviino gli aerei da combattimento. “Tutti i sistemi sono progettati in base al tipo di minacce che arriva dei nostri nemici”, rassicura il ministero della Difesa di Taipei.