Yemen, catastrofe e carestia colpiscono soprattutto donne e bambini

 

 

Roma, 14 Luglio 2021 – Sono trascorsi 6 anni dall’inizio del drammatico conflitto nello Yemen e la situazione per la popolazione è catastrofica. Si tratta di un’emergenza che coinvolge 20,7 milioni di persone bisognose di aiuti umanitari per sopravvivere. 16 milioni di bambini, donne e uomini sono ridotti alla fame.

Povertà drammatica

L’Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) denuncia che oltre 4 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare la propria casa e sono sfollate all’interno dei confini nazionali. Di queste il 79% sono donne e bambini. Oltre a causare morte e distruzione, la guerra, ha fatto aumentare la fame e la povertà estrema, con l’aumento vertiginoso dei prezzi del cibo e di altre materie prime. In alcune zone del Paese circa 1 bambino su 4 soffre di malnutrizione acute. La povertà è tragica per oltre l’80% della popolazione, mentre il 92% non ha soldi o vive con meno di 40 dollari al mese.

Testimonianze agghiaccianti

Marco Rotunno, operatore umanitario di Unhcr in Yemen, vede immagini devastanti ogni giorno. «Soltanto la metà degli ospedali funziona normalmente, un terzo delle scuole sono chiuse. Più della metà della popolazione non ha acqua a sufficienza per i bisogni essenziali. Anche acquistare i medicinali o il sapone per prevenire il Covid-19 e altre malattie infettive, quali colera e malaria, diventa proibitivo».

Donne e bambini i più colpiti

Il risultato è che ogni 10 minuti almeno un bambino muore a causa di malattie prevenibili. Spesso a dover far fronte alle necessità dei nuclei familiari sono donne rimaste sole, alle quali, a causa di fattori socioculturali, viene negata qualsiasi opportunità per sfamare e curare sé e i propri cari. Donne che in molti casi, indifese e prive di ogni risorsa, diventano anche bersaglio di soprusi e violenze di genere.

L’Unhcr mantiene una presenza capillare nel Paese, per fornire aiuti essenziali per la sopravvivenza di milioni di sfollati. Lo fa sotto forma di aiuti economici diretti alle famiglie più vulnerabili, utilizzati perlopiù per l’acquisto di cibo, medicinali e acqua potabile, di alloggi di emergenza, supporto psicosociale, recupero e riattivazione di scuole e ospedali.

Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino spiega: «Noi restiamo ogni giorno al fianco della popolazione yemenita. Il Dna dell’Unhcr è esserci fisicamente per incontrare lo sguardo di chi ha bisogno. La situazione in Yemen, dopo 6 anni di conflitto, è indubbiamente grave e purtroppo anche fortemente sottofinanziata. Ma questo non deve indebolire la nostra solidarietà, al contrario deve spingerci a fare di più. Chiediamo a tutti di fare un piccolo gesto per alleviare le tante, troppe sofferenze di milioni di uomini, donne e bambini yemeniti».

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