Von der Leyen all’Eui a Firenze: «Dal 21 maggio a Roma nuova ripartenza dell’Ue

 

 

Bruxelles, 6 Maggio 2021 – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, apre la Conferenza sullo Stato dell’Unione all’Istituto universitario europeo di Firenze (Eui). Il suo discorso inizia con una speranza. «La rinascita della salute inizierà a Roma con il Summit globale sulla Salute del 21 maggio».

Vaccini al primo posto

La von der Leyen spiega quali sono i passi da fare per evitare di incorrere ancora in seri pericoli. «Se il virus continua a diffondersi in India o in Africa, in Brasile o in Russia, è un serio rischio per tutti noi. È il terreno fertile per le varianti di fuga. Sappiamo che nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro».

«Dobbiamo già prepararci per la prossima fase di questa pandemia, ora. Abbiamo bisogno di maggiori capacità di produzione, proprio qui in Europa. Sono felice di comunicarvi che siamo vicini alla firma di un nuovo contratto con BioNTech-Pfizer. Fornirà 1,8 miliardi di dosi di vaccini tra la fine dell’anno e il 2023. Questo è il più grande contratto al Mondo per i vaccini e altri seguiranno».

«L’Europa è l’unica regione a esportare vaccini su larga scala ed è anche pronta a discutere ogni proposta per affrontare la crisi in modo pragmatico. È il motivo per cui siamo pronti a discutere le modalità della proposta americana per la revoca della proprietà intellettuale sui vaccini». Poi ha ricordato come l’Unione europea «esporta vaccini in più di 90 Paesi».

Parola d’ordine: collaborazione

Per la presidente la cooperazione è fondamentale. «Ho proposto di tenere un vertice sulla salute globale del G20. Lo condurrò insieme al primo ministro Mario Draghi a Roma alla fine del mese. Perché ora dobbiamo passare dalle soluzioni ad hoc di quest’anno, verso un sistema sostenibile. Un sistema che funziona per il Mondo intero. Perché i virus non conoscono confini. A Roma, vogliamo discutere della cooperazione internazionale nelle emergenze sanitarie, comprese le Ong, le fondazioni e la società civile. Queste sono nuove alleanze per soluzioni migliori».

«Sì, la preparazione ha un costo. Ma il costo della preparazione è minimo rispetto al costo dell’inazione. Il Mondo ha bisogno di un nuovo inizio nella politica sanitaria. E la nostra rinascita della salute inizia a Roma», ha sottolineato.

«L’Unione europea non è stata progettata per combattere una pandemia. Ricordo molto bene i primi giorni e la chiamata all’Europa arrivata dall’Italia. Il popolo italiano ha chiesto all’Europa di intervenire. E aveva ragione».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *