Vaccino Moderna, Ue firma per altre 300 milioni di dosi

 

 

Bruxelles, 1 Marzo 2021 – La commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides, ha annunciato che la Commissione europea ha firmato per altre 300 milioni di dosi del vaccino Moderna.

Ripartizione tra il 2021 e il 2022

Il contratto prevede la fornitura all’Unione europea di 150 milioni di dosi aggiuntive nel 2021, più l’opzione di acquistarne altre 150 nel 2022.

Per l’eurodeputato della Cdu, Peter Liese, responsabile Salute del gruppo Ppe, il nuovo contratto «aiuterà a offrire vaccinazioni a tutti entro la fine dell’estate. Inoltre a vaccinare una terza volta, se necessario, e a condividere vaccini con altri Paesi». Il primo siglato con Moderna, approvato dalla Commissione il 25 novembre scorso, prevedeva l’acquisto di 80 milioni di dosi nel 2021, più un’opzione per ulteriori 80. Il vaccino Moderna è finanziato dalla Barda, agenzia biomedica governativa Usa. La quale ha dato a Washington la leadership globale nella corsa allo sviluppo dei sieri contro la malattia. L’Ue intende replicare la stessa cosa anche da questa parte dell’Atlantico con il nome di Hera.

Campagna di massa

Nei prossimi mesi nell’Unione europea sono in programma le consegne di milioni di dosi. Dall’Ue, infatti, c’è l’esortazione agli Stati membri di “prepararsi a una campagna di massa“. Saranno numeri in grado di dare una svolta nella lotta alla pandemia. Intanto si lavora anche sul passaporto vaccinale: «La proposta sarà presentata entro marzo», annuncia Ursula von der Leyen. Il Garante della privacy in Italia è critico e segnala: «Serve una legge ad hoc».

«Le consegne aumenteranno nei prossimi mesi, in linea con i nostri accordi. È essenziale essere preparati per le vaccinazioni di massa, per far fronte al crescente ritmo delle consegne. Dobbiamo continuare a vaccinare il più rapidamente possibile, specialmente di fronte alle nuove varianti», ha affermato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, alla videoconferenza dei ministri dell’Ue. «È fondamentale che non vi sia alcun intervallo tra le dosi consegnate e le somministrazioni. E, soprattutto, che nessun vaccino sia inutilizzato».

Il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, dichiara: «Il pass verde Covid-19 sarà una proposta legislativa. Quindi non sarà un optional, ma avrà il valore di uno strumento legale sulla base dei Trattati per il libero movimento. Una volta presentato ai leader, al vertice del 25 marzo, sulla base di questo saranno fatti i passi per organizzare la mobilità vera e propria».

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