Vaccino, Italia tra patentino e obbligo per fasce età

A gennaio partenza per il vaccino Covid tra patentino e ipotesi di “obbligo a fasce” in base all’età. Bisognerebbe superare la soglia del 70% per arrivare a risultati efficaci. Bruxelles ha concluso un accordo separato per garantirsi una fornitura iniziale di 225 milioni di dosi del candidato vaccino di CureVac per 10 euro a dose, assicurandosi uno sconto rispetto ai 12 euro che la compagnia aveva stabilito in precedenza.

Il commissario Arcuri

«Stiamo disegnando un piano dei vaccini, il primo sarà quello di Pfizer e all’Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio. Serviranno a vaccinare 1,7 milioni di italiani perché a ogni persona dovranno essere somministrate due dosi. Il prodotto Pfizer richiede condizioni particolari per la conservazione, con temperature di circa -70/-80 gradi. I frigoriferi “ci sono”», ha dichiarato Arcuri.

«Martedì scorso abbiamo inviato alle Regioni una lettera in cui chiediamo di indicarci entro domani i luoghi di destinazione, dove si ritiene più proficuo far arrivare i vaccini. La distribuzione la farà direttamente la Pfizer. Sulla base di previsioni non ancora validate una parte importante della popolazione entro il terzo trimestre 2020 sarà vaccinata».

«Sperando che nel corso del 2021 la somministrazione del vaccino avvenga su larga scala». Arcuri ha sottolineato in ogni caso che al momento «non sappiamo quanti italiani vorranno fare il vaccino».

Modalità di somministrazione

«Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione. In modo da poter sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio», ha affermato il commissario, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di un patentino. «La soluzione sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire le modalità».

Secondo il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri: «Dovrebbe essere inserita un’obbligatorietà per fasce d’età».

«Lo schemadovrebbe ricalcare quello del vaccino antinfluenzale“, con una particolare attenzione alle fasce fragili e ai soggetti anziani, i più esposti ai rischi del coronavirus. Per una “protezione di gregge”» – ha dichiarato scegliendo una definizione diversa rispetto a “immunità di gregge” – «è necessario che una ampia fascia della popolazione si vaccini».

Sileri ha ribadito, «servirebbe un’obbligatorietà legata alle fasce d’età. A mio avviso servirà tutto il 2021 per la vaccinazione».

Costi

La Ue potrebbe pagare oltre 10 miliardi di dollari per assicurarsi centinaia di milioni di dosi dei vaccini sviluppati da Pfizer-BioNTechi e CureVac. Bruxelles pagherà 15,50 euro per una dose di vaccino Pfizer e 10 euro per quello di CureVac.

Significherebbe un costo totale di 3,1 miliardi di euro per 200 milioni di dosi, che salirebbero a 4,65 miliardi di euro se fossero acquistate anche le 100 milioni di dosi opzionali previste dall’accordo.

Le informazioni sui costi dei vaccini, finora non rivelate, confermano che la Ue pagherà meno degli Stati Uniti per la fornitura iniziale: per gli Usa, il costo del vaccino Pfizer è di 19,5 dollari a dose per 100 milioni di dosi. In parte, il prezzo inferiore si spiega con i finanziamenti accordati dalla Ue alla tedesca BioNTech per sviluppare il farmaco.

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