Vaccino, Germania: le dosi non bastano. Estrazioni per decidere

Bruxelles, 2 gennaio 2021 – Nelle case di riposo in Germania si fa una vera e propria lotteria per decidere chi dovrà essere vaccinato e chi no.

Mancanza di vaccini

L’ex segretario di Stato del ministero della Sanità tedesco, Lutz Stroppe, ha denunciato su Twitter la situazione che si sarebbe verificata nella struttura in cui si trova la madre di 88 anni. «Le vaccinazioni sono iniziate questa settimana. Ma le dosi non bastano, e ora si tira a sorte chi deve essere vaccinato prima. La buona educazione mi impedisce di illustrare i miei sentimenti».

Interpellato dal quotidiano “Bild“, che ha fatto emergere la vicenda, Stroppe non ha voluto riferire di quale ospizio francofortese si tratti.

Ancora denunce

Non sono mancate le reazioni di altri utenti di Twitter, in cui si denunciano episodi simili.

Nicole Leopold, secondo la quale nella residenza per anziani di Heidelberg nella quale è ricoverato suo padre “vengono vaccinati solo coloro che hanno bisogno delle maggiori cure. Gli altri pazienti devono vedere come fare per arrivare ad essere vaccinati”.

Reazioni

L’intervento del presidente della Commissione Sanità del Bundestag, Erwin Rueddel, sulla vicenda: «In alcune strutture, le dosi somministrate in modo arbitrario dalle squadre addette alle vaccinazioni a persone che non fanno parte dei gruppi prioritari. I Laender devono essere chiamati alle loro responsabilità».

Dura la reazione del presidente dell’Unione anziani tedesca, Otto Wulff: «Non si può certo decidere a sorte chi ha bisogno del vaccino e chi no. Qualcuno deve avere il coraggio di decidere chi deve essere vaccinato prima e chi no».

Ma il problema non sono solo i vaccini

Il Robert Koch Institut, centro epidemiologico nazionale, ha apportato i conteggi. Fino a ieri erano circa 165 mila le vaccinazioni effettuate in Germania. Poco meno della metà – ossia 71.500 – sono pazienti delle case di riposo, 39 mila sono ultra-ottantenni.

Il presidente dell’Ordine dei medici federali, Klaus Reinhardt, ha affermato che gli anziani delle Rsa non sono abbastanza protetti. Molti medici delle squadre mobili per le vaccinazioni non vengono sottoposti a tampone rapido prima del loro intervento nelle case di cura. «La strategia dei test viene perseguita con sufficiente regolarità nei confronti del personale sanitario», insiste Reinhardt.

Superato pochi giorni fa in Germania il record di mille morti giornalieri e la situazione non sembra migliorare nonostante l’inizio della campagna vaccinale.

L’esperto per le questioni sanitarie del partito Socialdemocratico di Germania (in tedesco: Sozialdemokratische Partei Deutschlands, Spd), Karl Lauterbach ha dichiarato: «Abbiamo di fronte a noi i tre mesi peggiori. Un miglioramento della situazione si avrà a partire da aprile grazie alla combinazione della maggiore disponibilità del vaccino e di una migliore situazione meteorologica. A quel punto vediamo la luce in fondo al tunnel».

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