Vaccino, Fauci al momento non necessaria la terza dose

 

 

Washington, 13 Luglio 2021 – Alla Cnn, Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale per la ricerca sulle malattie infettive degli Usa, il Niaid, rassicura sul richiamo. «In base ai dati disponibili, al momento Fda e Cdc non pensano che sia necessaria una terza dose di vaccino anti Covid-19». Al termine di un incontro tra gli esperti istituzionali statunitensi e l’azienda Pfizer, ha aggiunto: «Questo non vuol dire che le cose non possano cambiare. Prima o poi potremmo aver bisogno di un “booster” per tutti o per alcuni gruppi selezionati, come gli anziani o le persone con patologie preesistenti».

L’azienda Pfizer, in un comunicato, rileva: “abbiamo avuto un incontro produttivo sui nostri progetti di ricerca e sui risultati preliminari dei nostri test clinici sulbooster“. Sia Pfizer che il Governo Usa condividono la necessità di rimanere un passo avanti al virus. Inoltre, siamo stati d’accordo anche sul fatto che i dati scientifici guideranno i prossimi passi nel rigoroso processo regolatorio che abbiamo sempre seguito“. Il dibattito sulla terza dose è iniziato la scorsa settimana, quando l’azienda ha affermato di avere dati che mostrano l’efficacia del vaccino diminuire nel tempo. Inoltre sarebbe necessario un ulteriore richiamo tra sei mesi e un anno dopo le prime due somministrazioni. Fda e Cdc hanno risposto a questa affermazione con un comunicato congiunto in cui affermavano che al momento non c’è nessuna evidenza di questa necessità.

In Italia

Partecipando al “W20 Women Rome Summit” il ministro della Salute, Roberto Speranza, lancia un monito agli italiani. «Siamo ancora dentro una epidemia terribile che ci vede ancora combattere con armi nuove e più efficaci, ma siamo ancora dentro e guai ad abbassare la guardia. Nelle ultime settimane tocchiamo con mano elementi di significativa ripresa del contagio dovuto alla variante Delta».

«Siamo però in una fase diversa perché abbiamo l’arma dei vaccini, la più importante. Oggi abbiamo superato in Italia 58 milioni di dosi somministrate e dobbiamo continuare con questo ritmo».

«Il vaccino, deve però essere accessibile a tutti e in tutti i Paesi. Infatti, il virus o lo si batte tutti insieme o continueremo ad avere nuove varianti».

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