Roma, 13 Luglio 2021 – Sono passati 8 mesi dal voto alla Camera sul Ddl Zan, e oggi approda al Senato. Ma ancora non si sa qual è il destino del disegno di legge dato che la maggioranza resta divisa.
Si voterà?
La tecnica che sembra vogliano intraprendere quelli del fronte “no”, soprattutto Lega e Forza Italia, è chiedere un rinvio della votazione in favore di una mediazione. La richiesta sembra avere lo scopo di limitare il testo e blindarlo. Ma dovranno scontrarsi con tutte le associazioni e i collettivi Lgbt che faranno sentire la propria voce per chiedere “il Ddl Zan senza compromessi“.
Contro l’ipotesi del rinvio si scagliano in coro Pd, Leu e Movimento 5 stelle. La senatrice 5S, Alessandra Maiorino afferma un risoluto «Assolutamente no. Sarebbe ridicolo dopo tutta la fatica fatta per portare in aula il disegno di legge».
Da Italia Viva un no a battaglie di principio
Secondo il leader di Iv, Matteo Renzi: «Con un accordo, la legge Zan verrebbe approvata in Senato in due giorni. Vogliamo portarla a casa o vogliamo fare una battaglia di principio? Perché se si vuole trovare un accordo lo si fa. Se si vuole andare alla conta dei voti per far contenti quelli che vogliono la bandierina, tenete la bandierina, ma se poi si va sotto sapete di chi è la colpa».
Il senatore dem chiede accordo
Andrea Marcucci (Pd), ex capogruppo dem al Senato è disposto ad alcune modifiche. Nei giorni precedenti all’arrivo del Ddl Zan, chiede al segretario di partito Letta di cambiare strategia. La motivazione principale è «se diciamo “o legge o morte”, la morte è assicurata. C’è tempo per arrivare a un compromesso».
Matteo Salvini rientra dal tour
Il leader della Lega, Matteo Salvini, interrompe il suo tour al Sud – pur non rinunciando a un minimo di tappe tra Basilicata e Campania – per essere a Palazzo Madama. «C’è questo ddl da bloccare o quanto meno da cambiare in Parlamento», annuncia in una conferenza stampa a Lamezia Terme.