Lgbt, 16 leader europei si uniscono contro le discriminazioni

 

 

Bruxelles, 24 Giugno 2021 – “L’odio, l’intolleranza e la discriminazione non hanno posto nella nostra Unione. Ecco perché, oggi e ogni giorno, sosteniamo la diversità e l’uguaglianza Lgbt in modo che le nostre generazioni future possano crescere in un Europa di uguaglianza e rispetto“.

Arriva forte e chiaro il messaggio sottoscritto da 16 capi di Stato e di Governo dell’Unione europea in contemporanea su Twitter. Tra questi anche il premier italiano Mario Draghi.

Tema bollente non solo in Italia

“Il nostro Stato è laico” sono le parole usate da Draghi in risposta all’iniziativa del Vaticano sulla modifica del Ddl Zan. Ma il tema non è scottante sono in Italia. In Europa, infatti, c’è lo scontro frontale tra l’Ungheria – e il suo premier Viktor Orbàn – e l’Unione europea. In particolare la Germania.

L’origine del confronto è la legge approvata di recente in Ungheria che avrà l’effetto di vietare alle associazioni della comunità Lgbt+ di dare informazioni sull’omosessualità. Inoltre prevede anche la censura di libri per ragazzi che parlano apertamente di omosessualità e bloccare la trasmissione tv in prima serata di serie e film anche noti.

L’iniziativa di oggi dei 16 capi di Stato e di Governo non menziona esplicitamente la legge. La quale è stata varata di recente e scritta nell’ambito della giornata dell’orgoglio Lgbti del 18 giugno. Inoltre, non è un caso che arrivi prima del Consiglio europeo, dove sarà sollevato il tema. Nella lettera si legge: “In occasione della giornata dell’orgoglio Lgbti, il 28 giugno, e alla luce delle minacce contro i diritti fondamentali, e in particolare il principio di non discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale, esprimiamo il nostro attaccamento ai nostri valori comuni fondamentali”.

Il 28 giugno” – concludono i 16 leader – “sarà un giorno per ricordare che siamo società diverse e tolleranti, impegnate nel libero sviluppo della personalità di ciascuno dei nostri cittadini, incluso il loro orientamento sessuale e identità di genere. Sarà inoltre un momento per celebrare che, negli ultimi anni, abbiamo fatto una lunga strada a favore di questi principi, che riteniamo essere il fondamento dell’Unione europea“.

Anche l’Onu si fa sentire

«Nessuna discriminazione può essere accettata in nessuna circostanza ed è inaccettabile nelle nostre società moderne qualunque tipo di discriminazione nei confronti degli Lgbt+». Così il segretario Onu Antonio Guterres commentando con i cronisti la nuova legge ungherese.

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