Vaccino anti-Covid: rubati i dati all’Ema per terrorismo mediatico

 

Bruxelles, 16 Gennaio 2021 – L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha subito la violazione di alcuni server. Sono, infatti, stati rubati i dati relativi al vaccino anti-Covid.

Hacker in azione

Lo scopo del furto subito dall’Ema sarebbe la divulgazione pubblica dei documenti sul vaccino, solo dopo averli manipolati. Fatto per aumentare la sfiducia delle persone nei confronti del vaccino anti-Covid.

A renderlo noto è stata la stessa agenzia dopo la pubblicazione di alcune notizie. Dai documenti messi online risulterebbe una forte pressione da parte della Commissione europea sull’Ema per velocizzare i tempi di approvazione dei vaccini contro il Coronavirus. Infatti tra i documenti trapelati e pubblicati online c’è la corrispondenza e-mail interna e riservata risalente a novembre, relativa ai processi di valutazione per i vaccini anti-Covid.

L’Ema

L’Agenzia europea del farmaco in una nota: “Parte della corrispondenza manipolata dagli autori prima della pubblicazione in un modo che potesse minare la fiducia nei vaccini. Due autorizzazioni all’immissione in commercio dell’Ue per i vaccini ancti-Covid concesse alla fine di dicembre/inizio gennaio a seguito di una valutazione scientifica indipendente”.

“A causa dell’alto tasso di contagio nell’Unione europea, vi è un’urgente necessità per la salute pubblica di mettere a disposizione i vaccini il prima possibile. Ma c’è sempre stato consenso in tutta l’Ue a non compromettere gli standard di alta qualità. Come anche a basare qualsiasi raccomandazione sulla forza delle prove scientifiche sulla sicurezza, qualità ed efficacia di un vaccino e nient’altro”.

Le autorizzazioni

Le autorizzazioni, ha aggiunto l’agenzia, “concesse quando le prove dimostrano in modo convincente che i benefici della vaccinazione sono maggiori dei rischi del vaccino. I dettagli completi delle valutazioni scientifiche sono disponibili pubblicamente nelle relazioni pubbliche di valutazione europee sul sito web dell’Ema”.

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