Roma, 29 Gennaio 2024 – “Non tagliate i fondi all’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino Oriente), si danneggiano solamente i civili a Gaza che hanno bisogno di sostegno”. Queste sono le parole che Tedros Ghebreyesus, capo dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), ha pubblicato su X per lanciare un appello ai Paesi donatori affinché non sospendano il proprio sostegno in un momento così delicato come quello attuale.
Giappone sospende i fondi
Mentre dall’Oms lancia il proprio appello, il Giappone si unisce e agli 8 Paesi che hanno preso tale decisione. Da Tokyo il Governo nipponico solleva i propri timori in merito alla vicenda che vede coinvolta l’Agenzia e il suo personale, motivo per cui “ha momentaneamente sospeso i finanziamenti, mentre vanno avanti le indagini” si legge nella nota, che si conclude con la rassicurazione che tale decisione non impedisce agli sforzi diplomatici nella striscia di Gaza, di proseguire. Dall’Austria, il ministero degli Esteri rende noto, parlando di “accuse scioccanti” di aver sospeso anche lei i finanziamenti.
Lo scandalo
Recentemente infatti l’UNRWA è finita al centro di un’indagine poiché alcuni dei dipendenti avrebbero avuto un ruolo nell’attacco del 7 ottobre, da parte di Hamas contro Israele. 12 persone sono finite in manette 10 dei quali sarebbero vicini ad Hamas e uno alla JIhad islamica. “Accuse di rapimento, distribuzione di munizioni e coordinamento dei mezzi nel giorno dell’attacco, partecipazione a un massacro in un kibbutz e un responsabile di un magazzino di armi e munizioni” queste sono le accuse riportate dal New York Times, che Israele ha presentato tramite un dossier sulle persone coinvolte nello scandalo.
Israele, “localizzate armi nella Striscia di Gaza”
L’Idf, (l’esercito di Israele) afferma di aver “ucciso alcuni terroristi che si apprestavano ad attaccare le truppe israeliane nei pressi dell’ospedale Al-Amal e di aver scovato alcune armi, risorse tecnologiche ed equipaggiamenti militari appartenenti a Hamas, nascoste nella striscia di Gaza” e che, come riportato anche dal Guardian, le operazioni a Gaza City e a Khan Younis, proseguono contro le infrastrutture appartenenti ai terroristi.