Ufficiale della Marina militare italiana arrestato: spionaggio

 

 

Roma, 31 Marzo 2021 – Fermo di un ufficiale della Marina militare trovato in presenza di un ufficiale delle Forze Armate russe di stanza in Italia. I due sono accusati di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato.

L’intervento

L’operazione, effettuata dai Carabinieri del Ros sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, fa parte di una prolungata attività informativa condotta dall’Agenzia informazioni Sicurezza interna. Supportata dallo Stato Maggiore della Difesa e di cui è investito il Raggruppamento. Si tratta di un capitano di Fregata della Marina militare e un ufficiale accreditato presso l’ambasciata della Federazione russa.

Scambio di documenti per soldi

L’intervento è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra i due. I quali sono stati sorpresi in flagranza immediatamente dopo la cessione di documentazione classificata da parte dell’ufficiale italiano in cambio di una somma di denaro. All’esito degli accertamenti di rito, l’ufficiale è stato tratto in arresto. Mentre l’ufficiale russo, che era in servizio presso l’ambasciata russa in Italia, sarà espulso, in quanto lo status di diplomatico impedisce infatti che possa essere arrestato.

La Farnesina rende noto che il segretario generale del ministero degli Affari esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato questa mattinasu istruzioni del ministro Luigi Di Maio – l’ambasciatore della Federazione russa presso la Repubblica italiana, Sergey Razov.

La documentazione rinvenuta

L’esame delle carte sequestrate nell’appartamento dell’ufficiale della Marina militare avrebbe già dimostrato che, oltre a dossier italiani, avrebbe passato documenti top secret della Nato. Quindi, mettendo a rischio non soltanto la sicurezza nazionale, ma anche quella di altri Paesi.

La prima segnalazione sui rapporti tra i due è arrivata qualche mese fa dall’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi), guidata da Mario Parente. Da quel momento sono scattate le procedure per i controlli dei movimenti dei due.

Quando si è avuta la certezza del passaggio dei soldi e soprattutto di poter avere le prove dello spionaggio è scattata l’operazione del Ros che ne ha determinato il fermo.

Non è la prima volta che emergono rapporti tra italiani e russi per la cessione di materiale riservato. Finora era accaduto soprattutto per questioni industriali, il coinvolgimento del militare della Marina apre invece uno scenario inquietante sul quale anche il ministero della Difesa dovrà avviare verifiche.

 

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