Ue, WWF: approvare al più presto la Nature Restoration Law

 

 

Roma, 24 Marzo 2024 – Il WWF, con l’appoggio di 147 fra scienziati e naturalisti, lancia un appello al Consiglio dell’Unione europea e al Governo italiano (che ne è membro), affinché “si chiuda al più presto il percorso di approvazione della Nature Restoration Law (NRL), il Regolamento sul Ripristino della Natura. Questa normativa, discussa a lungo e concordata con i Governi dell’Ue, oggi è arrivata alla sua formulazione ultima che fissa l’obiettivo di ripristinare almeno il 20% delle zone terrestri e marine dell’Ue entro il 2030 e tutti gli ecosistemi entro il 2050“.

Il comunicato del WWF

“Dopo l’approvazione del Parlamento europeo, ora è fondamentale che il Consiglio confermi l’impegno a garantire il ripristino degli ecosistemi degradati in tutti i Paesi dell’Ue, a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare. In gioco non c’è solo il recupero di ambienti naturali come foreste, fiumi e habitat marini: in gioco ci sono la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, la difesa da inondazioni, incendi e desertificazione, la qualità dell’acqua e dell’aria. In altre parole, in gioco c’è la anche la sicurezza di tutti i cittadini europei. Per questo è preoccupante lo stallo in cui si trova ora il Consiglio dell’Unione europea dopo il mancato raggiungimento della maggioranza qualificata degli Stati membri, necessaria per adottare la NRL che rappresenta l’atto legislativo più significativo in materia di natura nell’Unione europea dagli anni ’90”.

Intesa già conseguita

Un accordo sulla NRL era già stato raggiunto a novembre e approvato dagli ambasciatori degli Stati membri, ricorda l’associazione ambientalista. Il voto del Consiglio, previsto per lunedì 25 marzo, doveva essere una mera formalità. Ma nonostante l’ampio sostegno dei cittadini, del Parlamento europeo, degli scienziati, delle imprese e di 19 Stati membri, la NRL è tenuta in ostaggio da manovre politiche dell’ultimo minuto. L’inaspettata giravolta dell’Ungheria, a cui si sono associati i voti contrari e le astensioni di Austria, Belgio, FinlandiaItalia, Paesi Bassi, Polonia e Svezia hanno messo nuovamente a rischio la NRL.

Secondo il WWF  è in gioco la stessa credibilità dell’Ue: la mancata attuazione della NRL, non solo mina l’impegno europeo per la protezione dell’ambiente, ma mette anche a rischio i processi decisionali dell’Unione europea su altri dossier cruciali, tra cui il raggiungimento dei suoi ambiziosi obiettivi climatici e la sua capacità di affrontare i sempre più frequenti disastri climatici.

Il WWF, quindi, lancia l’appello “Un sì per la Nature Restoration Law è un sì anche per la sicurezza di tutti i cittadini europei”, che rivolge in primis al Governo italiano chiedendo che riveda la sua posizione e si adoperi affinché il Consiglio dell’Ue faccia proprie le indicazioni dell’Europarlamento, degli scienziati e della società civile. Un appello firmato già da 147 illustri scienziati e naturalisti a dimostrazione del valore e dell’importanza di questa legge e che ora richiede anche la firma dei cittadini per non poter passare inosservato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *